Invalidità civile: benefici docenti

Invalidità civile e benefici per i docenti: ecco l'elenco delle agevolazioni lavorative, quando spettano e come si ottengono.
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11/12/23

In questo approfondimento vi parleremo di invalidità civile e benefici per i docenti: quali sono, quando spettano e come si ottengono? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Invalidità civile e benefici per i docenti: quali sono?

A seconda della percentuale di invalidità riconosciuta in seguito alla visita medica di controllo, effettuata dall’apposita commissione medica dell’Asl, integrata da un medico dell’INPS, i lavoratori dipendenti, compresi i docenti, hanno diritto a una o più agevolazioni lavorative collegate all’invalidità civile (o alla Legge 104).

Parliamo di:

  • congedo per cure;
  • maggiorazione contributiva;
  • permessi retribuiti;
  • congedo straordinario con la 104.

Dall’elenco va escluso l’Assegno ordinario di invalidità, che spetta soltanto ai dipendenti del settore privato.

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Cos’è il congedo per cure e a chi spetta?

Iniziamo dal congedo per cure: al docente spettano fino a 30 giorni l’anno di assenza dal luogo di lavoro (conteggiati sulla base di un anno solare e non di un anno scolastico), per sottoporsi a cure strettamente legate a patologie o menomazioni che hanno dato luogo all’invalidità.

A definire beneficiari e modalità di fruizione è l’articolo 7 del decreto legislativo 119 del 18 luglio 2011, che stabilisce che i 30 giorni di assenza per congedo per cure non rientrano nel periodo di comporto della malattia del personale scolastico.

Il periodo di congedo per cure diverse non è computabile, in quanto “ulteriore”, nel periodo di comporto per malattia individuato dal CCNL scuola.

Possono richiedere e ottenere il congedo per cure, i docenti mutilati e invalidi civili a cui è stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%.

I giorni di assenza del congedo verranno retribuiti regolarmente dal datore di lavoro, con le stesse regole applicate per l’assenza per malattia (ai dipendenti pubblici, quindi anche ai docenti, è applicata una riduzione della retribuzione nei primi 10 giorni di assenza per malattia, come previsto dal decreto numero 112 del 2008).

Cos’è la maggiorazione contributiva e a chi spetta?

Un altro beneficio lavorativo per docenti invalidi è la maggiorazione contributiva. Quest’agevolazione spetta ai dipendenti pubblici o privati a cui è stata riconosciuta una percentuale di riduzione della capacità lavorativa superiore al 74%.

Con la maggiorazione contributiva, il docente può ottenere 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno di lavoro effettivamente svolto (non si calcolano i periodi di malattia o i giorni in cui si è fruito di permessi e congedi), fino a un massimo di 5 anni di contribuzione figurativa.

Significa che sarà possibile anticipare l’accesso alla pensione fino a 5 anni prima e, nel caso delle pensioni calcolate col sistema retributivo o con il sistema misto (ma solo per la quota calcolata col retributivo), anche migliorare l’importo spettante.

Invece, per le pensioni calcolate interamente con il sistema contributivo (contributi versati soltanto a partire dal 1° gennaio 1996 in poi), la maggiorazione contributiva vale solo per il diritto alla pensione, ma non per la misura.

Quando spettano permessi e congedo con la Legge 104?

In caso di disabilità grave regolarmente riconosciuta tramite visita medica di controllo (articolo 3, comma 3 della Legge 104 del 1992), il docente avrà diritto a permessi retribuiti (3 giorni al mese o 2 ore al giorno) e al congedo straordinario (fino a 2 anni di assenza retribuita da lavoro, in tutta la vita lavorativa).

Le agevolazioni collegate alla Legge 104 spettano anche ai docenti che assistono il coniuge o un familiare con disabilità grave.

Invalidità civile e benefici per i docenti
Invalidità civile e benefici per i docenti: in foto una docente in carrozzina, in un laboratorio scolastico.

Faq sui benefici per docenti con invalidità e Legge 104

Quali sono le maggiorazioni contributive per i dipendenti pubblici con invalidità civile?

I dipendenti pubblici che sono riconosciuti come invalidi civili possono beneficiare delle maggiorazioni contributive. Queste maggiorazioni contributive sono previste per riconoscere la situazione di disabilità degli impiegati pubblici e fornire loro un sostegno economico aggiuntivo. Per ottenere informazioni dettagliate sulle maggiorazioni contributive per i dipendenti pubblici con invalidità civile, si consiglia di rivolgersi all’ente di appartenenza o alle risorse informative ufficiali.

Come presentare domanda per la maggiorazione contributiva?

La domanda per la maggiorazione contributiva va presentata all’INPS nel momento in cui si presenta la domanda per la pensione. Nel modulo da compilare va spuntata la casella relativa alla “maggiorazione contributiva per invalidità”, nel campo denominato “richieste particolari agevolazioni di legge (riduzione età pensionabile e incremento anzianità contributiva)“. La maggiorazione contributiva è individuabile con la dicitura “incremento dell’anzianità contributiva di due mesi per ogni anno di servizio effettivo (legge n. 388/2000, art. 80, comma 3)”.

Come presentare domanda per il congedo per cure?

L’interessato deve presentare la domanda di congedo al proprio datore di lavoro allegando:

  • la documentazione che attesta il riconoscimento della invalidità civile superiore al 50%;
  • la richiesta del medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale o appartenente a una struttura sanitaria pubblica, che attesti la necessità delle cure prescritte in relazione all’infermità invalidante riconosciuta e specifichi il tipo e la durata della cura/terapia.

A chi non spettano i permessi retribuiti con la 104?

Legge 104 per se stessi: a chi non spetta?

Non spettano i permessi lavorativi al disabile:

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