Indennità di frequenza 2023: importo aggiornato e reddito

Indennità di frequenza 2023 e reddito: quanto spetta al mese e quale sono le soglie di reddito da rispettare, per l'anno in corso? Ne parliamo in questo articolo.
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11/12/23

Qual è l’importo dell’indennità di frequenza 2023 e reddito per richiederla? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Indennità di frequenza: cos’è?

L’indennità di frequenza è una prestazione di tipo assistenziale che l’INPS eroga alle famiglie con figli minorenni, con disabilità.

La misura consente di facilitare l’inserimento scolastico e sociale del minore disabile, alle prese con le difficoltà derivanti dalla loro condizione di salute.

Il diritto all’indennità di frequenza, però, è legato alla frequenza scolastica (scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado a partire dagli asili nido) o alla partecipazione continua o periodica di attività di supporto effettuate dai centri ambulatoriali o dai centri diurni, sia pubblici che privati, a condizione che siano specializzati nel trattamento terapeutico o nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap.

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Importo dell’indennità di frequenza 2023 e reddito

A differenza delle altre indennità, come l’accompagnamento, l’indennità di comunicazione per sordi o l’indennità per ciechi assoluti, per poter essere erogata, l’indennità di frequenza prevede il rispetto di un requisito reddituale.

La prestazione, infatti, è riservata solo alle famiglie con minori disabili, in difficoltà economiche. Per il 2023, il limite massimo di reddito è fissato a 5.391,88 euro. Oltre questa soglia, non si ha diritto all’indennità di frequenza, anche se in possesso dei requisiti sanitari, che vi elencheremo in seguito.

Nel calcolo del reddito non sono compresi l’importo dell’indennità di frequenza (313,91 euro nel 2023), né il reddito derivante dall’abitazione di residenza.  

A chi spetta l’indennità di frequenza?

Come anticipato l’indennità di frequenza spetta solo ai minori di 18 anni a cui è stata riconosciuta la difficoltà persistente nello svolgere compiti e funzioni propri dell’età.

Spetta anche ai minori a cui è stata riconosciuta una perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore, nelle frequenza 500, 1.200 e 2.000 hertz.

Inoltre occorrono questi requisiti:

  • cittadinanza e residenza sul territorio nazionale;
  • cittadini stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del Comune di residenza (Dlgs n. 30/2007);
  • cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato.

Indennità di frequenza: cosa succede al compimento dei 18 anni?

L’indennità di frequenza, al compimento dei 18 anni, si trasforma o in assegno mensile di invalidità (con un’invalidità compresa tra il 74 e il 99%) o in pensione di inabilità civile (col 100% di invalidità).

È possibile fare domanda di trasformazione dell’indennità di frequenza entro i sei mesi antecedenti alla data di compimento della maggiore età.

Indennità di frequenza 2023 e reddito
Indennità di frequenza 2023 e reddito: in foto tanti omini stilizzati che si tengono per mano.

Faq sull’indennità di frequenza

Spettano tredicesima e quattordicesima sull’indennità di frequenza?

No, l’indennità di frequenza non prevede l’erogazione di tredicesima e quattordicesima. Spetta per 12 mesi, con un importo mensile di 313,91 euro.

Cosa si intende per ricalcolo automatizzato dell’indennità di frequenza?

Il calcolo dell’indennità di frequenza scolastica è stato automatizzato, eliminando la necessità di coinvolgere i cittadini e le strutture territoriali INPS nella verifica dei vari documenti richiesti. Ciò significa che i cittadini non dovranno più attestare la frequenza scolastica e richiedere la ricostituzione della pensione, riducendo così i tempi di chiusura dell’istruttoria.

Indennità di frequenza e indennità di accompagnamento sono cumulabili?

No, le due indennità non possono essere percepite assieme. Ma l’interessato, in possesso dei requisiti richiesti, può scegliere la prestazione più favorevole.

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