Il pagamento dell’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023 è previsto per tutti i beneficiari o solo per alcuni in particolare? A chi spetta il sussidio e come richiederlo? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Il pagamento dell’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023 non è previsto per tutti, ma solo per alcune categorie di beneficiari, di cui ti parleremo in questo approfondimento.
Ne approfittiamo per ricordare a chi spetta il sussidio e come farne richiesta.
Indice
- Chi riceverà il pagamento dell’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023?
- Qual è l’importo dell’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023?
- Quali requisiti per avere l’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023?
- Quali requisiti sanitari per ottenere l’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023?
- Quando rinnovare l’indennità di frequenza?
- Come rinnovare l’indennità di frequenza?
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Chi riceverà il pagamento dell’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023?
Il pagamento dell’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023 è destinato esclusivamente a chi non ha ricevuto l’erogazione del sussidio a inizio mese.
Si tratta quindi di arretrati, spettanti a coloro i quali attendono ancora il pagamento di gennaio 2023.
Tutti gli altri beneficiari, che hanno ricevuto l’assegno dell’indennità di frequenza a inizio mese, dovranno aspettare il primo giorno bancabile del mese di febbraio per ricevere il prossimo, quindi da mercoledì 1° febbraio 2023.
Vediamo a questo punto qual è l’importo dell’indennità di frequenza e a chi spetta questa prestazione assistenziale.
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Qual è l’importo dell’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023?
L’importo dell’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023 dovrebbe avere un incremento pari al 7,3%, percentuale stabilita dal Governo a dicembre 2022 per l’aumento di tutte le prestazioni previdenziali e assistenziali.
Visto che all’indennità di frequenza non era stato applicato l’aumento del 2% stabilito come rivalutazione anticipata e parziale da ottobre a dicembre 2022, dovrebbe ottenere la piena rivalutazione.
Quindi, l’importo dovrebbe passa da 292,55 euro (importo 2022) a 313,91 euro mensili per 13 mensilità, con un nuovo limite di reddito stabilito a 5.391,88 euro (nel 2022 era di 4.931,29 euro).
Usiamo il condizionale perché ancora c’è molta confusione nei calcoli fatti dall’INPS sull’aumento delle prestazioni, soprattutto di natura assistenziale.
Abbiamo parlato su queste pagine, per esempio, di quello che sta accadendo all’indennità di accompagnamento, alla quale doveva essere applicato l’aumento del 7,3% e invece, al momento ha ricevuto solo un piccolo incremento dell’1,3%: ne abbiamo parlato in questo articolo.
Per conoscere tutti gli aumenti delle pensioni di invalidità nel 2023, invece, puoi leggere questo approfondimento.
Qui, parliamo anche dei nuovi limiti di reddito per richiedere le prestazioni economiche dell’INPS.
In attesa di conoscere le prossime mosse dell’INPS, vediamo a chi spetta l’indennità di frequenza e come fare domanda per il sussidio.
Leggi anche con quali prestazioni è incompatibile l’indennità di frequenza.
Nel video sotto viene spiegato come funziona l’indennità di frequenza in presenza di DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento):
Quali requisiti per avere l’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023?
Abbiamo visto chi riceverà l’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023 e qual è l’importo dell’assegno.
Il sussidio, però, non può essere richiesto da tutti, ma solo se sono presenti determinate condizioni. Inoltre, ha una durata e deve essere rinnovato, per continuare a percepirlo. Ma andiamo per gradi.
L’indennità di frequenza viene così definita perchè questo sussidio spetta solo ai minori disabili fino a 18 anni e soltanto nei casi elencati di seguito:
- se il minore ha una frequenza continua o periodica in centri ambulatoriali o diurni, anche di tipo semiresidenziale, pubblici o privati (in regime di convenzione), che siano specializzati nel trattamento terapeutico o nella riabilitazione di persone con una disabilità o handicap;
- se il minore frequenta delle scuole, pubbliche o private (a partire dalla materna), e/o centri di formazione o di addestramento professionale che sono specializzati nell’attività di reinserimento sociale delle persone con handicap.
L’indennità di frequenza, introdotta con la legge 289 del 1990, viene erogata:
- ai minori italiani residenti in Italia;
- ai minori comunitari ed extracomunitari residenti in Italia.
Il sostegno economico può essere erogato anche ai minori che frequentano l’asilo nido.
Prima di tutto, però, è importante il requisito sanitario: vediamolo.
Accreditamento indennità di frequenza e accompagnamento: ecco cosa c’è da sapere su domanda, importi e requisiti.
Quali requisiti sanitari per ottenere l’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023?
In realtà, il possesso dei requisiti sanitari vale in qualsiasi momento in cui si fa domanda e si attende il pagamento e non solo per l’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023.
Per quanto riguarda i requisiti sanitari, quindi, i minori devono avere questo tipo di disabilità:
- difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età;
- una perdita uditiva superiore ai 60 decibel nell’orecchio migliore nelle frequenze 500, 1200 e 1500 hertz.
È ovviamente sufficiente una sola delle due minorazioni appena descritte per avere diritto all’indennità di frequenza.
C’è una precisazione per quando riguarda la difficoltà a svolgere i compiti propri dell’età. La menomazione, infatti, deve essere duratura. Ma non solo: deve anche comportare un ostacolo allo svolgimento dei compiti e delle funzioni che sono abituali per un altro minore di pari età e in buona salute.
Visto che l’indennità di frequenza è collegata alla frequenza scolastica o presso strutture riabilitative, ogni anno è necessario rinnovarla per attestare la frequenza dei corsi o delle terapie: vediamo come.
La domanda per invalidità civile per minori diventa più facile: scopri le novità dell’Inps sulle semplificazioni della procedura.

Quando rinnovare l’indennità di frequenza?
Quindi, l’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023 spetta a chi ancora non ha ricevuto il pagamento a inizio mese.
Nel momento in cui tuo figlio terminerà il ciclo scolastico o terapeutico, l’erogazione verrà interrotta, visto che è legata proprio alla frequenza.
Per ricevere nuovamente l’assegno, dovrai rinnovare la domanda all’INPS, in corrispondenza dell’inizio delle nuove attività frequentate dal minore disabile.
Siccome la maggior parte delle attività iniziano a settembre e si concludono tra giugno e luglio, la scadenza dell’indennità di frequenza è generalmente in questi due mesi estivi.
Poi, ad agosto o a settembre, in previsione dell’inizio della scuola e della frequentazione presso centri riabilitativi o di formazione, si rinnova la domanda per l’indennità di frequenza.
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Come rinnovare l’indennità di frequenza?
Per continuare a ricevere l’assegno, così come riceverai l’indennità di frequenza dal 20 gennaio 2023, dovrai presentare domanda all’Inps.
La domanda è denominata “Ricostituzione per motivi documentali” e dovrai dichiarare:
- i redditi percepiti nell’anno precedente e in corso;
- l’iscrizione e la frequenza al nuovo anno scolastico, allegando il certificato di frequenza della scuola.
Puoi presentare domanda direttamente sul sito web dell’Inps, accedendo con le tue credenziali (SPID, CIE o CNS) al servizio “Domande di prestazioni pensionistiche”, oppure recandoti presso un Caf o un patronato.
Dovrai anche controllare se sei obbligato a presentare il modello ICRIC, che serve a dichiarare eventuali ricoveri del disabile titolare di indennità di frequenza.
In questo articolo parliamo delle differenze fra modello ICRIC, ICLAV e ISEE: a cosa servono, chi deve compilarli e quando presentarli.
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