Fondi per la non autosufficienza fino al 2024: il decreto

Fondi per la non autosufficienza fino al 2024: pubblicato il decreto sulla Gazzetta Ufficiale, cosa prevede. Quali saranno i servizi assicurati alle persone con disabilità. Sono stati stanziati 2,6 miliardi.
 - 
2/4/23

Fondi per la non autosufficienza fino al 2024: sono 2,6 miliardi di euro, il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Saranno spesi per garantire l’assistenza sanitaria territoriale alle persone non più autosufficienti. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

INDICE

Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e ricevi con WhatsApp, Telegram e Facebook tutti gli approfondimenti su invalidità, diritti e Legge 104.

Il Piano nazionale per la non autosufficienza prevede tra l’altro anche l’attuazione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali e dei Progetti di Vita indipendente.

Si passa ora a una fase successiva per l’attuazione di questo piano. E il via libera è stato garantito proprio dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (numero 294 del 17 dicembre 2022) del Decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 ottobre 2022.

Su questo argomento puoi anche leggere quali sono le definizioni e le tutele per la disabilità e la non autosufficienza; c’è poi un post racconta nel dettaglio la nuova legge per anziani e disabili.

Perché sono importanti i Fondi per non autosufficienza

Con l’adozione di questo piano (ripetiamo, da 2,6 miliardi) si possono migliorare in modo significativo tutti gli interventi che sono già previsti a sostegno delle persone con disabilità e delle persone che non sono autosufficienti.

È uno dei punti cardine del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ha come obiettivo il rafforzamento dei servizi sociali territoriali e l’assistenza sanitaria.

Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 e a quello di WhatsApp per tutte le news. Nel nostro gruppo Facebook confrontati con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi.

Fondi per la non autosufficienza: cosa sono i Leps

Abbiamo accennato ai Leps, Livelli essenziali delle prestazioni sociali. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e per quale motivo possono svolgere un ruolo rilevante per le persone con disabilità e per le famiglie che le assistono.

I Leps dovranno garantire alle persone non autosufficienti o che hanno una autonomia ridotta:

  • servizi domiciliari;
  • servizi di sollievo;
  • servizi sociali di supporto.

Ovvero tre aspetti dell’assistenza territoriale per anziani e persone con disabilità decisamente più carenti.

Possono essere ritenuti Leps (per maggiore chiarezza):

  • l’assistenza domiciliare sociale quale servizio caratterizzato dalla prevalenza degli interventi di cura della persona e di sostegno psico-socio-educativo;
  • assistenza sociale integrata con i servizi sanitari, ad integrazione di interventi di natura sociosanitaria;
  • soluzioni abitative, anche in coerenza con la programmazione degli interventi del PNRR, mediante ricorso a nuove forme di coabitazione solidale delle persone anziane e tra generazioni;
  • adattamenti dell’abitazione alle esigenze della persona con soluzioni domotiche e tecnologiche che favoriscono la continuità delle relazioni personali e sociali a domicilio, compresi i servizi di telesoccorso e teleassistenza;
  • servizi sociali di sollievo, quali:
    • il pronto intervento per le emergenze temporanee, diurne e notturne, gestito da personale qualificato; 
    • un servizio di sostituzione temporanea degli assistenti familiari in occasione di ferie, malattia e maternità;
    • l’attivazione e l’organizzazione mirata dell’aiuto alle famiglie valorizzando la collaborazione volontaria delle risorse informali di prossimità e quella degli enti del Terzo settore nonché’ sulla base delle esperienze di prevenzione, di solidarietà intergenerazionale e di volontariato locali;
  • servizi sociali di supporto, quali:
    • la messa a disposizione di strumenti qualificati per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro degli assistenti familiari, in collaborazione con i Centri per l’impiego del territorio;
    • l’assistenza gestionale, legale e amministrativa alle famiglie per l’espletamento di adempimenti. 

Fondi per la non autosufficienza: ripartizione annuale

I fondi stanziati per il triennio 2022/2024 sono stati così ripartiti:

  • per il 2022: 822 milioni;
  • per il 2023: 865,3 milioni;
  • per il 2024: 913,6 milioni.

Fondi per la non autosufficienza: vita indipendente e Pua

Nel riparto dei Fondi per la non autosufficienza ogni singola Regione ha delle risorse a disposizione per:

  • interventi per progetti per la Vita indipendente:
  • assunzioni del personale con professionalità sociale finalizzate all’implementazione dei PUA (Punti Unici di Accesso).

Per la sola Vita Indipendente sono state stanziate per ogni annualità 14 milioni e 640mila euro.

Per i Punti unici di accesso sono disponibili invece:

  • 20 milioni per il 2022;
  • 50 milioni per il 2023;
  • 50 milioni per il 2024.

Questi fondi consentiranno di assumere personale specializzato che dovrà essere destinato agli Ambiti territoriali sociali.

Nell’immagine una persona in carrozzina. A cosa servono i fondi per la non autosufficienza

Fondi per la non autosufficienza: ripartizione tra Regioni

Vediamo come sono stati ripartiti i fondi (per le tre annualità) nelle diverse Regioni della Penisola:

ABRUZZO 2,37% 

  • 2022: 18.660.000 
  • 2023: 18.976.000 
  • 2024: 20.120.000

BASILICATA 1,05% 

  • 2022: 8.267.000 
  • 2023: 8.407.000 
  • 2024: 8.914.000

CALABRIA 3,42% 

  • 2022: 26.928.000 
  • 2023: 27.383.000 
  • 2024: 29.035.000

CAMPANIA 8,54 

  • 2022: 67.241.000 
  • 2023: 68.376.000 
  • 2024: 72.501.000

EMILIA-ROMAGNA 7,75% 

  • 2022: 61.020.000 
  • 2023: 62.051.000 
  • 2024: 65.794.000

FRIULI-VENEZIA GIULIA 2,34% 

  • 2022: 18.424.000 
  • 2023: 18.736.000 
  • 2024: 19.866.000

LAZIO 9,15% 

  • 2022: 72.043.000 
  • 2023: 73.260.000 
  • 2024: 77.680.000

LIGURIA 3,28% 

  • 2022: 25.825.000 
  • 2023: 26.262.000 
  • 2024: 27.846.000

LOMBARDIA 15,93% 

  • 2022: 125.427.000 
  • 2023: 127.545.000 
  • 2024: 135.239.000

MARCHE 2,80% 

  • 2022: 22.046.000 
  • 2023: 22.419.000 
  • 2024: 23.771.000

MOLISE 0,65% 

  • 2022: 5.118.000 
  • 2023: 5.204.000 
  • 2024: 5.518.000

PIEMONTE 7,91% 

  • 2022: 62.280.000 
  • 2023: 63.332.000 
  • 2024: 67.153.000

PUGLIA 6,68% 

  • 2022: 52.596.000 
  • 2023: 53.484.000 
  • 2024: 56.711.000

SARDEGNA 2,92% 

  • 2022: 22.991.000 
  • 2023: 23.379.000 
  • 2024: 24.790.000

SICILIA 8,19% 

  • 2022: 64.485.000 
  • 2023: 65.574.000 
  • 2024: 69.530.000

TOSCANA 7,02% 

  • 2022: 55.273.000 
  • 2023: 56.206.000 
  • 2024: 59.597.000

UMBRIA 1,71% 

  • 2022: 13.464.000 
  • 2023: 13.691.000 
  • 2024: 14.517.000

VALLE D’AOSTA 0,25% 

  • 2022: 1.968.000 
  • 2023: 2.002.000 
  • 2024: 2.122.000

VENETO 8,04% 

  • 2022: 63.304.000 
  • 2023: 64.373.000 
  • 2024: 68.256.000

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile:

Your Title Goes Here

Your content goes here. Edit or remove this text inline or in the module Content settings. You can also style every aspect of this content in the module Design settings and even apply custom CSS to this text in the module Advanced settings.

Entra nei gruppi

Ricevi ogni giorno gratis e senza spam i migliori articoli sull’invalidità e sulla Legge 104. Scegli il gruppo che ti interessa:

Telegram (Consigliato) / privacy

WhatsApp / privacy

Facebook

Importante:

  • Sul gruppo Telegram è possibile commentare le notizie e confrontarsi in chat;
  • Sul gruppo WhatsApp non si può scrivere, pubblichiamo noi le notizie due volte al giorno;
  • I post nel gruppo Facebook sono moderati. Pubblichiamo solo quelli utili alla comunità. I commenti sono liberi, ma controllati.

Ci riserviamo di bannare ed escludere dai gruppi persone violente/aggressive o che si comportano contro i nostri valori.