Festività per badanti a dicembre e gennaio: ecco l’elenco completo dei giorni festivi (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le altre guide complete di IED. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Dicembre e gennaio sono mesi con molte festività e quest’anno alcune cadono di domenica. Se hai una collaboratrice domestica oppure una badante, potresti dover prendere accordi speciali per questi giorni. Vediamo, quindi, nel dettaglio le festività per badanti a dicembre e gennaio e come è possibile organizzarsi.
Indice
- Festività per badanti a dicembre e gennaio: quali sono le giornate festive?
- Festività per badanti a dicembre e gennaio: collaboratori domestici conviventi
- Festività per badanti a dicembre e gennaio: collaboratori domestici non conviventi
- Festività per badanti a dicembre e gennaio: badante weekend
- Festività per badanti a dicembre e gennaio: cosa fare se si va via per le vacanze?
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Festività per badanti a dicembre e gennaio: quali sono le giornate festive?
Quali sono i giorni festivi per una badante? Iniziamo subito con un elenco delle festività per badanti a dicembre e gennaio:
- 7 dicembre: mercoledì – Sant’Ambrogio, solo per i comuni che lo riconoscono Santo Patrono, giorno di riposo e comunque retribuito;
- 8 dicembre: giovedì – Immacolata Concezione, giorno di riposo comunque retribuito;
- 25 dicembre: domenica – Santo Natale, giorno di riposo comunque corrisposto;
- 26 dicembre: lunedì – Santo Stefano, giorno di riposo comunque corrisposto:
- 1 gennaio: domenica – Capodanno, giorno di riposo comunque corrisposto;
- 6 gennaio: venerdì – Epifania, giorno di riposo comunque corrisposto.
Quanto si paga il festivo alla badante? Tutte le festività riconosciute dal CCNL di riferimento, indipendentemente dal profilo orario individuale, sono retribuite con 1/26 della retribuzione su base media mensile, con l’aggiunta dell’indennità sostitutiva di vitto e alloggio, se prevista.
Ciò significa che durante le festività che cadono in un giorno feriale, tutte le ore lavorate devono essere considerate come straordinario, con una retribuzione del 60% su base oraria.
Questo vale anche per i giorni prefestivi come il 24 e il 31, dove il Contratto di lavoro domestico stabilisce che non ci siano giorni di riposo, e quindi questi giorni devono essere lavorati interamente anche se il profilo orario concordato include il sabato.
Lavoro domestico: ecco come assumere una colf o una badante. Guarda questo video:
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Festività per badanti a dicembre e gennaio: collaboratori domestici conviventi
È importante avere delle indicazioni sul trattamento dei periodi di riposo del lavoratore domestico convivente. Questo aiuterà a garantire che il lavoratore possa prendersi il periodo di riposo adeguato e che il suo orario di lavoro non interferisca indebitamente con la sua vita personale.
Per esempio, nel giorno dell’Immacolata Concezione (8 dicembre), il lavoratore convivente può terminare il servizio prima, mercoledì 7 dicembre, e riprenderlo venerdì mattina, 9 dicembre.
Allo stesso modo, nel giorno del Santo Patrono (7 dicembre), solo per chi si trova nel Comune di Milano e nelle zone limitrofe, il lavoratore può terminare il servizio martedì 6 dicembre e riprendere il lavoro venerdì mattina 9 dicembre.
Se avete un lavoratore domestico convivente, è importante conoscere la procedura corretta per i suoi periodi di riposo. Il 25 e 26 dicembre, domenica e lunedì, giorno di Natale e Santo Stefano, il lavoratore convivente può terminare il servizio a mezzogiorno, come da profilo orario.
Riprenderà poi il lavoro la mattina di martedì 27 dicembre (o, se concordato, tornerà a casa dell’assistito la sera di lunedì 26 dicembre).

Per la domenica 1 gennaio, Capodanno, il lavoratore convivente può terminare il lavoro sabato 31 dicembre a metà giornata come da profilo orario. Riprenderà poi il lavoro lunedì 2 gennaio mattina (o, se concordato, tornerà a casa dell’assistito la sera di domenica 1 gennaio).
Infine, per venerdì 6 gennaio, Epifania, il collaboratore domestico può terminare il lavoro giovedì 5 gennaio a fine giornata e riprendere la mattina di sabato 7 gennaio. Nel caso di diversi accordi, può rientrare a casa dell’assistito già la sera di venerdì 6 gennaio.
L’adozione di questi accorgimenti contribuirà a far sì che il vostro collaboratore domestico possa usufruire delle ferie necessarie senza sconvolgere eccessivamente il suo orario di lavoro.
Festività per badanti a dicembre e gennaio: collaboratori domestici non conviventi
La legge stabilisce nell’ambito delle festività per badanti a dicembre e gennaio che tutti i lavoratori hanno diritto a ferie retribuite, indipendentemente dal loro profilo orario. Ciò significa che, anche se un lavoratore domestico è in regime di non convivenza, ha comunque diritto a essere retribuito per le festività che cadono durante il suo orario di lavoro.
Se la festività coincide con un giorno in cui normalmente si lavora, il lavoratore sarà retribuito su base oraria, adeguata a 1/6 del suo orario settimanale. In questo modo si garantisce che tutti i lavoratori siano trattati in modo equo e ricevano i benefici a cui hanno diritto.
Festività per badanti a dicembre e gennaio: badante weekend
Il contratto per la copertura del fine settimana e i riposi del titolare infrasettimanale è un contratto speciale in quanto è l’unico contratto in base al quale il lavoratore domestico può essere assunto anche la domenica.
Durante le festività, se coincidono con il profilo orario contrattuale, il lavoratore del fine settimana è tenuto a riposare ed è regolarmente retribuito. Ad esempio, quest’anno il 25/12 e l’1/1 cadono di domenica, di conseguenza saranno due giorni di riposo, comunque retribuiti.
Festività per badanti a dicembre e gennaio: cosa fare se si va via per le vacanze?
Nel caso in cui la famiglia decida di spostarsi durante le festività per badanti a dicembre e gennaio, i lavoratori in regime di convivenza saranno tenuti a seguirla mantenendo le caratteristiche contrattuali di retribuzione, vitto e alloggio e orario di lavoro.
Il lavoratore non riceverà alcun compenso aggiuntivo, se non l’eventuale rimborso delle spese di viaggio.
I lavoratori che non sono assunti con un contratto di convivenza non sono, invece, tenuti a seguire la famiglia se questa decide di spostarsi. Tuttavia, se decidono di farlo, dovranno comunque mantenere il loro normale profilo orario contrattuale e la loro retribuzione.
Inoltre, secondo quanto concordato tra le parti, verranno forniti vitto e alloggio nel luogo di vacanza e potranno essere inclusi eventuali rimborsi per le spese di viaggio.
A questi lavoratori verrà corrisposta una diaria per i giorni di viaggio (pari al 20% del minimo tabellare).
Resta inteso che, sia in caso di convivenza che di non convivenza, se il lavoratore domestico in trasferta deve effettuare lavoro straordinario, questo dovrà essere retribuito come previsto dall’articolo 15 del Contratto Nazionale del Lavoro Domestico.
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