/ Assegno di inclusione disabili 2023: dove andrà richiesto

Assegno di inclusione disabili 2023: dove andrà richiesto

Cerchiamo di capire dove andrà richiesto l’Assegno di inclusione per persone disabili una volta che il Reddito di cittadinanza uscirà fuori di scena.
 - 
23/9/23

Quando è prevista la fine del Reddito di cittadinanza? Dove andrà poi richiesto l’Assegno di inclusione per persone disabili? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).

Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e ricevi con WhatsAppTelegram e Facebook tutti gli approfondimenti su invalidità, diritti e Legge 104.

Dove andrà richiesto l’Assegno di inclusione per persone disabili?

A partire dal 1° gennaio 2024, il Reddito di cittadinanza uscirà definitivamente di scena e lascerà il posto all’Assegno di inclusione per persone disabili, over 60 e famiglie con minori a carico.

L’INPS ha descritto le tempistiche nelle quali terminerà il Reddito di cittadinanza nella  circolare numero 61 del 12 luglio 2023.

A quel punto, potrai richiedere il nuovo sussidio presentando domanda all’INPS, con le modalità che verranno presentate e di cui ti daremo tempestiva notizia.

Ti ricordiamo, infatti, che ancora non sono stati pubblicati i decreti attuativi per l’Assegno di inclusione e che l’INPS non ha rilasciato comunicazioni o messaggi in merito alle modalità di richiesta.

Comunque sia, immaginiamo che non differiscano molto da quelle del Reddito di cittadinanza. Inoltre, se non hai i mezzi per fare da solo la domanda online sul sito web INPS o se hai difficoltà a farlo, puoi sempre farti aiutare da un CAF o da un patronato.

Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 e a quello di WhatsApp per tutte le news. Nel nostro gruppo Facebook confrontati con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).

Come fare domanda

Come abbiamo detto, l’Assegno di inclusione per persone disabili va richiesto all’INPS. Per presentare la domanda dovrai seguire questo iter:

sottoscrivere il patto di attivazione digitale, cioè iscriverti al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), che garantisce l’interazione tra diverse banche dati e aiuti INPS e forze dell’ordine nei controlli;

aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa (patto di servizio personalizzato). Il percorso viene definito nell’ambito di uno o più progetti finalizzati a identificare i bisogni del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti.  Il patto di servizio personalizzato può essere coordinato con i percorsi formativi previsti dal Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (Programma GOL), di cui alla Missione M5, componente C1, del Piano nazionale per la ripresa e resilienza PNRR.

Ecco come funziona lo Strumento di attivazione al lavoro e quante persone possono riceverlo in una famiglia.

Chi deve aderire al percorso lavorativo

Ovviamente, non ha l’obbligo di aderire al percorso lavorativo la persona disabile considerata “inoccupabile”, a meno che non richieda essa stessa di parteciparne.

Devono farlo, invece, tutti gli altri componenti del nucleo familiare con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, considerati “occupabili”.

Se non lo fanno, si rischia di perdere il diritto all’Assegno di inclusione per persone disabili, così come il sussidio verrà revocato se uno dei componenti del nucleo rifiuta già la prima offerta di lavoro congrua.

I nuclei familiari che intendono fare richiesta per l’Assegno di inclusione, al momento della domanda e per tutta la fruizione del sussidio, devono possedere una serie di requisiti, altrimenti vengono esclusi dalla misura. Vediamo nel dettaglio chi sono gli esclusi dall’Assegno di inclusione.

Cosa vuol dire offerta di lavoro “congrua”

Si può ritenere un’offerta di lavoro congrua quella in cui:

  • la sede di lavoro offerta disti al massimo 120 minuti dall’abitazione del lavoratore;
  • e che questa distanza sia calcolata anche se si usano i mezzi pubblici per gli spostamenti.

Non solo. Un’offerta è ritenuta congrua, a prescindere dalla distanza dall’abitazione, quando:

  • prevede un contratto a tempo indeterminato, senza limiti di distanza nell’ambito del territorio nazionale;
  • prevede un orario di lavoro a tempo pieno o a tempo parziale non inferiore al 60 per cento dell’orario a tempo pieno;
  • prevede la corresponsione di una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi.

Reddito di cittadinanza con l’Assegno di inclusione, la proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili e i genitori con figli sotto i 14 anni, il taglio del cuneo fiscale e la revisione del Decreto Dignità. Ma non solo, vediamole tutte.

Dove sarà pagato

Così come avviene per il Reddito di cittadinanza, anche il pagamento dell’Assegno di inclusione per persone disabili avverrà mediante accredito mensile su una carta, che ti sarà inviata a casa.

In questo caso si tratta della Carta di inclusione, uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile, molto simile alla Carta Rdc.

Il decreto Lavoro dispone espressamente che il numero delle carte deve essere tale da garantire l’erogazione del beneficio suddivisa per ogni singolo componente maggiorenne del nucleo familiare che concorre alla definizione del beneficio.

Ecco come indicare un familiare con disabilità nell’ISEE per richiedere l’Assegno di inclusione per le persone con disabilità e come avviene l’accertamento dell’invalidità.

Cosa potrai pagare o acquistare

Con questa Carta potranno essere effettuati gli acquisti per il soddisfacimento delle esigenze personali e che dovranno essere compresi nella lista degli acquisti consentiti, che il Governo potrebbe ampliare o ridurre nei decreti attuativi dell’Assegno di inclusione per persone disabili, non ancora pubblicati (al momento sono gli stessi del Rdc: ecco le spese vietate con Rdc).

Potranno essere eseguiti anche prelievi in contante, ma entro un limite massimo mensile di 100 euro per singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza.

Potrà, infine, essere eseguito un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione.

Nuova scala equivalenza Assegno di inclusione: le novità su importi e scala di equivalenza rispetto al Reddito di cittadinanza, che sostituirà dal 2024.

Come ottenere la carta di inclusione

La Carta di inclusione si ottiene ritirandola presso il gestore del servizio (uffici postali) entro 7 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, che come abbiamo detto è il primo step del nuovo Patto per il lavoro connesso all’Assegno di inclusione.

Arriva il portale del ministero per trovare lavoro: si chiama SIISL e sarà a disposizione di lavoratori e imprese. A settembre sarà attivo per chi ricevere l’Assegno di inclusione, poi per tutte le persone che cercano un impiego. Vediamo come funziona e come si accede al portale lavoro per Assegno di inclusione.

Assegno di inclusione per persone disabili
Assegno di inclusione disabili 2023: dove andrà richiesto

Importo dell’Assegno di inclusione per persone disabili

Ogni mese, quindi, riceverai il pagamento dell’Assegno di inclusione per persone disabili sulla Carta di inclusione.

L’importo dell’Assegno di inclusione per persone con disabilità può arrivare fino a 7.560 euro l’anno, ovvero 630 euro al mese, eventualmente moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza.

Si tratta di un’eccezione concessa ai nuclei familiari in cui sono presenti persone disabili gravissime.

Per tutti gli altri beneficiari, l’Assegno avrà un importo massimo di 500 euro al mese (6.000 euro annui).

Inoltre, l’Assegno di inclusione è composto da una quota affitto, ovvero da un’integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato, per un importo pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, come dichiarato a fini ISEE, fino a un massimo di 3.360 euro annui.

È previsto un aumento dell’importo dell’Assegno di inclusione per disabili gravissimi. Vediamo cosa si intende per disabilità gravissima, a chi spetta questo aumento e a quanto ammonta.

FAQ (domande e risposte)

Dopo quanto tempo dalla domanda all’INPS viene erogato l’Assegno di inclusione per persone disabili?

L’Assegno di inclusione per persone disabili è erogato dall’INPS solitamente entro 60 giorni dalla data di presentazione della domanda completa di tutti i requisiti richiesti. Tuttavia, è importante tenere presente che i tempi effettivi di erogazione possono variare a seconda dei casi e delle eventuali istruttorie che possono essere necessarie.

Dopo quanto tempo deve essere rinnovato l’Assegno di inclusione?

Il decreto lavoro prevede che l’assegno debba essere rinnovato ogni 12 mesi. Pertanto, 18 mesi dalla data di concessione dell’Assegno di inclusione, è necessario presentare una nuova domanda di rinnovo all’INPS. Ricorda che per poter beneficiare del rinnovo dell’assegno, è fondamentale continuare a mantenere i requisiti richiesti e fornire tutti i documenti necessari per dimostrare la persistenza delle condizioni che danno diritto all’assegno.

Una persona disabile single può chiedere l’Assegno di inclusione?

Certamente! L’Assegno di inclusione è un sostegno economico rivolto a tutte le persone con disabilità che si trovano in una situazione di svantaggio economico e sociale. Non importa se sei single o hai una famiglia, l’assegno può essere richiesto da chiunque abbia i requisiti necessari. L’importante è che tu soddisfi i criteri stabiliti dalla normativa per poter beneficiare di questo sostegno finanziario.

Posso chiedere sia l’Assegno di inclusione che l’Assegno Unico?

Sì, è possibile chiedere sia l’Assegno di inclusione che l’Assegno Unico, ma è importante comprendere le differenze tra i due sostegni economici. L’Assegno di inclusione è rivolto alle persone con disabilità che si trovano in situazioni di svantaggio economico e sociale, mentre l’Assegno Unico è un contributo destinato alle famiglie con figli a carico. Pertanto, se sei una persona con disabilità che ha figli a carico, potresti avere diritto sia all’Assegno di inclusione che all’Assegno Unico, a condizione che soddisfino i rispettivi requisiti.

In quali casi rischio di perdere l’Assegno di inclusione?

Esistono diverse situazioni in cui è possibile rischiare di perdere l’Assegno di inclusione. È importante essere consapevoli di queste circostanze per evitare di incorrere in problemi e mantenere il diritto all’assegno. Alcuni casi in cui si può perdere l’assegno includono:

  1. Variazione delle condizioni economiche: se le tue condizioni economiche migliorano e superano i limiti previsti per l’assegno, potresti non avere più diritto al sostegno.
  2. Cambiamenti nella situazione familiare: se ci sono modifiche nella tua situazione familiare, ad esempio un matrimonio o l’ingresso di un nuovo componente nel nucleo familiare, potrebbe essere necessario rivalutare il diritto all’assegno.
  3. Mancato rinnovo dell’assegno: Come abbiamo detto, se non presenti la domanda di rinnovo entro i termini stabiliti, potresti perdere il diritto all’assegno.
  4. Violazione dei requisiti: se non rispetti più i requisiti necessari per ottenere l’assegno, ad esempio a causa di un miglioramento delle condizioni di salute o di lavoro, potresti perdere il diritto al sostegno.

Per evitare di perdere l’Assegno di inclusione, è importante mantenere una comunicazione costante con l’INPS, segnalare qualsiasi cambiamento nella tua situazione e assicurarti di soddisfare sempre i requisiti richiesti.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile:

Your Title Goes Here

Your content goes here. Edit or remove this text inline or in the module Content settings. You can also style every aspect of this content in the module Design settings and even apply custom CSS to this text in the module Advanced settings.

Entra nei gruppi

Ricevi ogni giorno gratis e senza spam i migliori articoli sull’invalidità e sulla Legge 104. Scegli il gruppo che ti interessa:

Telegram (Consigliato) / privacy

WhatsApp / privacy

Facebook

Importante:

  • Sul gruppo Telegram è possibile commentare le notizie e confrontarsi in chat;
  • Sul gruppo WhatsApp non si può scrivere, pubblichiamo noi le notizie due volte al giorno;
  • I post nel gruppo Facebook sono moderati. Pubblichiamo solo quelli utili alla comunità. I commenti sono liberi, ma controllati.

Ci riserviamo di bannare ed escludere dai gruppi persone violente/aggressive o che si comportano contro i nostri valori.