Disability card, per noi non serve a niente: testimonianze

Disability card, per noi non serve niente: testimonianze sull’uso di uno strumento inutile. Nelle intenzioni di chi l’ha immaginata avrebbe dovuto facilitare la vita delle persone con disabilità, nella realtà però la card si è rivelata quasi del tutto inutile. I racconti degli utenti della nostra comunità.
 - 
2/12/23

Sulla Disability Card ci sono arrivate molte segnalazioni negative, in alcuni casi è quasi impossibile averla, ma anche chi l’ha regolarmente ricevuta si è accorto che non serve. È solo un altro pezzo di carta plastificata. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

INDICE

Disability Card, la testimonianza
Ma a cosa serve la Disability Card?
Disability Card, ce n’era bisogno?
Disability Card, era davvero la priorità?

Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e ricevi con WhatsApp, Telegram e Facebook tutti gli approfondimenti su invalidità, diritti e Legge 104.

Eppure era stata presentata in pompa magna: un nuovo strumento per l’inclusione, si era detto. «Semplificherà la vita alle persone con disabilità», avevano annunciato ministri e responsabili.

I dubbi ci sono sempre stati. Ma prima di esprimere un giudizio abbiamo fatto trascorrere un po’ di tempo e sperato che con il tempo si fosse riusciti a dare un senso vero alla Disability Card, che non si rivelasse cioè la solita inutile trovata, necessaria solo a dare l’impressione che il governo (qualsiasi governo) si stesse davvero interessando ai disagi e alle difficoltà che la vita quotidiana impone a chi ha una disabilità.

Questo strumento non facilita o semplifica niente.

Su questo argomento puoi leggere un focus sulla Disability Card: funziona davvero? Dettagli e convenzioni; in un altro post spieghiamo se e come è possibile avere delle eventuali agevolazioni; per chi volesse saperne di più su questo strumento, c’è anche una guida specifica.

Disability Card, la testimonianza

A molti utenti la card è stata inviata in tempi accettabili, soprattutto dopo che è stato risolto il problema delle foto, difficili da inserire. Per altri l’impresa è stata decisamente più complessa.

Un lettore ci ha scritto che ha telefonato anche all’Istituto Poligrafico per avere delle informazioni. Non solo non ne ha avute, ma è anche stato trattato con estrema scortesia.

Che dite, ci siamo abituati? Vero anche questo, purtroppo. Ma i problemi del cittadino non si sono certo fermati qui.

Una volta arrivata la card, l’utente si è accorto che l’Inps non aveva aggiornato il suo account. Ha chiamato l’istituto più volte. Niente. Ha portato per due volte i suoi verbali (il certificato della 104, articolo 3, comma 3), ma l’Inps ha ignorato la questione. Eppure non era una segnalazione irrilevante: sulla carta il nostro lettore risultava invalido tra il 74 e il 99%, mentre invece ha una riduzione della capacità lavorativa del 100% e, appunto, la 104 in stato di gravità.

Dopo un bel po’ si è capita una parte del mistero: l’istituto di previdenza tende a non riconoscere le sentenze di omologa. Le ritiene forse lesa maestà? I cittadini non possono presentare ricorso contro decisioni che si rivelano palesemente sbagliate? Insomma, aggiornare la Disability Card è stato impossibile. Oltretutto è stato chiesto al cittadino di portare più volte i verbali della 104: ma la card non avrebbe dovuto liberare le persone con invalidità dalla necessità di portare ovunque certificati e assicurare quindi un maggiore rispetto della privacy (su questo punto ci torneremo)?

Il nostro lettore non si è fermato: ha chiamato anche il Ministero per le Disabilità. Sono trascorsi giorni prima che rispondesse qualcuno. E quando finalmente dall’altra parte della linea una persona ha deciso di sollevare la cornetta, si è limitata a dire che «noi non possiamo fare nulla».

Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 e a quello di WhatsApp per tutte le news. Nel nostro gruppo Facebook confrontati con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi.

Ma a cosa serve la Disability Card?

Quella che abbiamo appena letto è solo una delle tante testimonianze sui disagi legati a questo strumento. Ad alcuni non è mai arrivata, ad altri consegnata dopo mesi. C’è chi si è visto rispondere quando l’ha mostrata: e che cos’è?

Ma vogliamo andare oltre, e cioè, ci chiediamo: chi ha ricevuto nei tempi la card e non ha riscontrato nessun tipo di errore o mancanza, come, quando e perché usa la Disability Card?

La tessera come sapete è valida solo in alcuni Paesi europei (Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia, Romania e Italia) e dovrebbe consentire l’accesso gratuito o a tariffe ridotte a diversi beni o servizi (pubblici e privati).

Il punto è questo: non tutti accettano la Disability Card e magari chi l’accetta ha delle barriere architettoniche all’ingresso.

Disability Card, ce n’era bisogno?

In realtà della Disability Card si poteva anche fare a meno. In fondo per chi non ha una disabilità evidente sarebbe stato sufficiente – come scrive Iacopo Mello – presentare il contrassegno auto o il verbale con gli omissis. Ma non solo, le informazioni contenute nella card potevano anche essere aggiunte alla Tessera Sanitaria Elettronica, cosa che avrebbe anche tutelato la privacy, senza costringere le persone con disabilità ad andare in giro con un documento che potrebbe anche causare, perché no?, un certo imbarazzo (non tutti vogliono rendere manifeste le loro difficoltà). Ma non solo: sarebbe bastato anche scaricare il QrCode dal sito dell’Inps, dove viene certificato tutto quello che è riferito alla disabilità di una persona.

Disability card, per noi non serve a niente: testimonianze

Disability Card, era davvero la priorità?

Chi vive ogni giorno il peso della disabilità e tutto quello che comporta sa bene che la Disability Card non è certo una priorità. Le prestazioni previdenziali sono una miseria, si va dalle 300 euro dell’assegno di invalidità civile alle poco più di 500 dell’indennità di accompagnamento per chi non è autosufficiente. Molto al di sotto della soglia di sopravvivenza. Il collocamento mirato che dovrebbe facilitare l’accesso al lavoro si è rivelato quasi sempre inutile (e sarebbe urgente la radicale riforma di uno strumento potenzialmente utile). Non esiste alcuna tutela per i caregiver (solo la legge 104, ma per chi è dipendente).

Insomma sarebbe stato più utile incidere su questi aspetti, piuttosto che puntare su pezzo di carta plastificata, di fatto quasi del tutto inutile e che è servito solo a qualche ministro per intortare la solita conferenza stampa nella quale si rammenta che lo Stato è al fianco dei cittadini fragili.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile:

Your Title Goes Here

Your content goes here. Edit or remove this text inline or in the module Content settings. You can also style every aspect of this content in the module Design settings and even apply custom CSS to this text in the module Advanced settings.

Entra nei gruppi

Ricevi ogni giorno gratis e senza spam i migliori articoli sull’invalidità e sulla Legge 104. Scegli il gruppo che ti interessa:

Telegram (Consigliato) / privacy

WhatsApp / privacy

Facebook

Importante:

  • Sul gruppo Telegram è possibile commentare le notizie e confrontarsi in chat;
  • Sul gruppo WhatsApp non si può scrivere, pubblichiamo noi le notizie due volte al giorno;
  • I post nel gruppo Facebook sono moderati. Pubblichiamo solo quelli utili alla comunità. I commenti sono liberi, ma controllati.

Ci riserviamo di bannare ed escludere dai gruppi persone violente/aggressive o che si comportano contro i nostri valori.