Congedo non pagato per due anni: come funziona

Ti spieghiamo in quali casi puoi richiedere il congedo retribuito di due anni e come fare per ottenerlo.
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31/3/23

Se non sei titolare di legge 104 o hai terminato i permessi e non puoi accedere alle agevolazioni, puoi comunque richiedere un congedo non retribuito di due anni in caso di problemi personali o familiari? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

 I dipendenti pubblici e privati, in caso di gravi e documentati motivi, hanno il diritto di chiedere un congedo non retribuito di due anni.

In questo approfondimento chiariamo quali sono questi casi e se il datore di lavoro ha l’obbligo di accogliere la richiesta o può opporsi.

Indice

Quando spetta il congedo non retribuito di due anni

Come abbiamo detto in apertura, in caso di gravi e documentati motivi personali o riferiti alla tua famiglia anagrafica, puoi richiedere un congedo non retribuito di due anni.

“Non retribuito” vuol dire che durante questo periodo non percepirai lo stipendio e non ti verranno riconosciuti i contributi utili al raggiungimento della pensione.

In merito ai contributi, però, puoi rimediare versandoli tu, anche successivamente. Chiariremo questo aspetto tra poco, ma prima elenchiamo per chi puoi richiedere il congedo straordinario.

I gravi motivi possono essere riferibili a:

  • la tua situazione personale;
  • la situazione del tuo convivente, sempre che la convivenza risulti da certificazione anagrafica;
  • situazione dei disabili, parenti o affini entro il terzo grado, anche non conviventi;
  • situazione dei seguenti soggetti, anche non conviventi:
  • figli (legittimi, legittimati, naturali o adottivi) e, in loro mancanza, discendenti prossimi, anche naturali (ad esempio i nipoti);
  • genitori e, in loro mancanza, ascendenti prossimi, anche naturali (come ad esempio un figlio nato fuori dal matrimonio, riconosciuto o non riconosciuto);
  • adottanti;
  • genitori e nuore;
  • suoceri;
  • fratelli e sorelle germani (che hanno gli stessi genitori in comune) o unilaterali (che condividono un solo genitore).

Una volta chiarito per chi puoi richiedere il congedo, andiamo a vedere cosa si intende per “gravi motivi”.

In questo video che ti consigliamo, viene invece spiegato in cosa consiste il congedo straordinario di due anni retribuito:

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Quali sono i motivi per cui puoi richiedere il congedo non retribuito di due anni

Per ottenere il congedo non retribuito di due anni devi essere in grado di documentare uno dei seguenti gravi motivi:

  • necessità familiari derivanti dal decesso di uno dei soggetti che abbiamo elencato nel paragrafo precedente (coniuge, figli, nipoti, suoceri ecc.);
  • situazioni che comportano un impegno particolare da parte tua o dei tuoi familiari nella cura o nell’assistenza di questi soggetti;
  • situazioni di grave disagio personale, a esclusione della malattia (la malattia ti viene pagata);
  • situazioni derivanti da patologie acute o croniche dei soggetti che abbiamo elencato (quindi non tue), che:
  • temporanea o permanente riduzione o perdita dell’autonomia personale, comprese le affezioni croniche di natura congenita, reumatica, neoplastica, infettiva, dismetaboilica, post-traumatica, neurologica, neuromuscolare, a carattere evolutivo o soggette a riacutizzazioni periodiche;
  • richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali;
  • richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario.

Inoltre, puoi chiedere il congedo non retribuito di due anni anche se hai dei figli con patologie dell’infanzia e dell’età evolutiva che hanno le caratteristiche che abbiamo appena elencato o che devono seguire un percorso terapeutico e riabilitativo avendo necessità dell’aiuto del genitore.

Infine, se sei titolare di legge 104, ma non hai più a disposizione permessi retribuiti da sfruttare o giorni di congedo straordinario o parentale, puoi richiedere il congedo non retribuito per il decesso del coniuge (anche legalmente separato) o di un soggetto della tua famiglia anagrafica (convivenza risultante da certificazione anagrafica).

A questo punto vediamo come puoi utilizzare il congedo non retribuito e che durata può avere.

Qual è la durata del congedo non retribuito di due anni e come puoi utilizzarlo

Puoi utilizzare il congedo non retribuito di due anni in modo continuativo (per due anni interi) o frazionato.

Se lo richiedi frazionato, puoi per esempio prendere un anno, poi rientrare a lavoro, dopo richiedere altri mesi o un altro anno intero. L’importante è che, durante tutta la tua vita lavorativa, raggiungi il limite di due anni e non lo superi.

Ricorda che il limite di due anni si calcola secondo il calendario comune, conteggiando i giorni festivi e non lavorativi compresi nel periodo di congedo.

Se richiedi il congedo frazionato in giorni durante lo stesso mese, il mese intero si calcola quando la somma di queste frazioni corrisponde a 30 giorni.

Come ti dicevamo, il congedo non retribuito non viene calcolato per l’anzianità di servizio e nemmeno ai fini previdenziali. Questo vuol dire che perderai due anni di anzianità e i relativi contributi previdenziali.

Per quanto riguarda i contributi, però, hai la possibilità di riscattarli, versandoli tu stesso all’ente previdenziale.

Nel prossimo paragrafo ti spieghiamo come richiedere il congedo non retribuito al datore di lavoro.

Se la tua o quella del tuo familiare è invalidante, puoi fare domanda di invalidità civile e ottenere anche il riconoscimento della condizione di handicap. Questa, dà diritto ai permessi mensili retribuiti a al congedo retribuito di due anni: scopri tutto sulla legge 104.

Congedo non retribuito di due anni
Congedo non pagato per due anni: uomo sul divano che legge un libro.

Come richiedere il congedo non retribuito di due anni al datore di lavoro

Il procedimento per la richiesta e la concessione del congedo non retribuito di due sono disciplinati dai contratti collettivi nazionali, quindi per avere informazioni in merito devi leggere cosa stabilisce il tuo CCNL di appartenenza.

In ogni caso, il tuo datore di lavoro ha l’obbligo di esprimersi sulla tua richiesta di congedo entro 10 giorni dalla presentazione della stessa, anche nel caso in cui dovesse comunicarti esito negativo.

Il congedo, infatti, può essere negato dal datore di lavoro nei seguenti casi:

  • ragioni organizzative e produttive che non consentono la tua sostituzione con un altro dipendente;
  • incompatibilità tra la durata del rapporto di lavoro a termine e il periodo di congedo richiesto;
  • superamento del limite dei giorni di congedo retribuito;
  • richiesta periodi non superiori a 3 giorni di congedo non retribuito a causa dell’impossibilità di fruire di altri permessi retribuiti. In questo caso, il datore di lavoro deve esprimersi entro 24 ore dalla richiesta e deve motivare un eventuale diniego sulla base di eccezionali ragioni organizzative. Inoltre, deve assicurati la fruizione del congedo non retribuito entro i successivi 7 giorni dalla richiesta.

Entro 5 giorni dalla concessione del congedo, il datore di lavoro deve comunicare alla Direzione Territoriale del Lavoro l’elenco dei nominativi dei dipendenti che ne usufruiscono.

Al termine del rapporto di lavoro, il tuo datore è tenuto a rilasciarti la documentazione attestante il periodo di congedo non retribuito di cui hai goduto.

Quando fai richiesta di congedo non retribuito devi presentare anche una specifica documentazione: vediamo quale.

Con la legge 104, ai genitori figli di disabili possono spettare fino a 4 anni di congesto straordinario retribuito: ti spieghiamo tutto in questo articolo.

Quale documentazione presentare per richiedere il congedo non retribuito di due anni

Insieme alla richiesta di congedo non retribuito di due anni, dovrai presentare la documentazione che attesta la sussistenza delle situazioni previste.

Per esempio, se la motivazione è il decesso del coniuge o di un familiare anagrafico, devi presentare il certificato di morte dello stesso.

Se il congedo viene richiesto a causa di patologie, deve essere presentata idonea documentazione del medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale oppure del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.

In caso di ricovero o intervento chirurgico, devi presentare la documentazione della struttura sanitaria.

In conclusione, ti ricordiamo che, anche se richiedi il congedo non retribuito di due anni, puoi rientrare a lavoro anche prima del termine, dandone ovviamente preventiva comunicazione al datore di lavoro.

Nel caso in cui il tuo datore di lavoro ti abbia sostituito con un’assunzione a termine di un altro dipendente, per il rientro anticipato è previsto un preavviso di almeno 7 giorni.

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