Congedo 104 e ferie arretrate: le perdo?

Congedo 104 e ferie arretrate: durante il congedo straordinario per assistere un familiare disabile, le ferie accumulate e non utilizzate vengono conservate per il futuro? Le ferie hanno una scadenza? È possibile interrompere il congedo per fruire delle ferie accumulate? Rispondiamo in questo approfondimento.
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10/12/23

In questo approfondimento parliamo di congedo 104 e ferie arretrate (scopri le ultime notizie su Legge 104invalidità civilecategorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Congedo 104 e ferie arretrate: si perdono?

In merito a congedo 104 e ferie arretrate, chiariamo subito che durante il congedo straordinario per assistere un familiare disabile in base alla Legge 104/92, le ferie accumulate e non utilizzate vengono conservate per il futuro.

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Si può interrompere il congedo per fruire delle ferie?

Secondo la Corte di Cassazione, è possibile interrompere il congedo per fruire delle ferie accumulate, come ad esempio tornando al lavoro per un solo giorno, e poi riprendere il congedo successivamente. In questo modo, è possibile evitare di perderle.

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Tredicesima e ferie con congedo della Legge 104: scopri se durante il congedo straordinario maturano tredicesima e ferie e se queste sono comprese per il calcolo dell’indennità spettante.

Congedo 104 e ferie arretrate: hanno una scadenza?

Utilizzando il congedo 104, quindi, le ferie non andranno perse e rimarranno a tua disposizione a quando non le utilizzerai.

Tuttavia, ci sono scadenze da tenere a mente: hai due settimane per usarle nell’anno in cui le hai guadagnate e altre due settimane nei 18 mesi successivi.

Ad esempio, se hai ferie accumulate nel 2022, dovrai utilizzarle entro la fine di giugno 2024, altrimenti saranno pagate solo al termine del tuo rapporto di lavoro (non possono essere convertite in denaro prima).

I contratti di lavoro possono contenere regole specifiche sul numero di giorni di ferie assegnati annualmente e sui periodi entro cui devono essere utilizzate.

Se non riesci a utilizzare le ferie entro i termini previsti, il tuo datore di lavoro dovrà comunque versare i contributi all’INPS come se le avessi utilizzate, e ti verranno pagate in un secondo momento quando le userai.

Questo è importante da sapere per garantire che i tuoi diritti vengano rispettati quando si tratta di congedo 104 e ferie arretrate non godute.

Congedo 104 e ferie arretrate: si può perdere il diritto alle ferie non godute?

il lavoratore può perdere le ferie solo se decide volontariamente di rinunciarvi, su richiesta del datore di lavoro.

Questo è quanto stabilito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in due diverse sentenze (C-619/16 e C-684/16).

Per togliere le ferie dalla retribuzione senza averle utilizzate, il datore di lavoro deve dimostrare che il lavoratore ha preso questa decisione in modo deliberato, conoscendo appieno le conseguenze e dopo essere stato messo in condizione di farlo. L’onere della prova ricade sul datore di lavoro.

Durante il congedo 104 maturano le ferie?

Attenzione, però: tutto quello che abbiamo detto finora vale solo per le ferie maturate e non godute fuori dalla fruizione del congedo Legge 104.

Questo perché durante il congedo straordinario Legge 104 non si accumulano giorni di ferie.

Questo accade perché, secondo la legge, il congedo interrompe il rapporto di lavoro, impedendo al dipendente di accumulare ulteriori giorni di ferie.

Quando il dipendente torna al lavoro dopo il congedo, come abbiamo detto, può utilizzare solo i giorni di ferie che aveva accumulato prima del congedo. Una volta esauriti questi giorni, il dipendente può tornare a lavorare regolarmente.

Attenzione, però: se frazioni il congedo straordinario, maturi le ferie. Vediamo come.

Quanto e cosa perdo con il congedo 104? Vediamo insieme in termini economici e contributivi cosa si perde con il congedo.

Maturazione delle ferie con il congedo 104 frazionato

Il congedo Legge 104 può essere anche frazionato in giorni, settimane o mesi. Se frazioni il congedo retribuito, puoi fare in modo che non vengano conteggiati nell’aspettativa i giorni festivi, le domeniche e i giorni non lavorativi.

Per farlo, è necessario che al termine dei periodi di congedo richiesti riprendi effettivamente servizio. In pratica, il dovrai tornare al lavoro tra un periodo frazionato e l’altro.

In questo modo, non solo maturerai le ferie, ma avrai la possibilità di allungare i tempi del congedo biennale, che diventa quasi triennale.

Ovviamente, questo dovrà essere sempre utilizzato per assistere il tuo familiare con disabilità grave e non per andare in vacanza, altrimenti rischieresti la denuncia e il licenziamento per giusta causa.

Scopri come frazionare il congedo 104 e quanti giorni di ferie possono spettarti in questo caso.

Come funziona con i permessi 104?

Per quanto riguarda i permessi Legge 104, in generale non si sovrappongono alle ferie, poiché tutelano diritti diversi del lavoratore.

Di solito, i permessi hanno la precedenza sulle ferie, anche se le ferie sono state programmate.

Le ferie vengono sospese quando si usufruiscono dei permessi previsti dalla legge 104, ma non viceversa.

Secondo l’interpello del Ministero del Lavoro n. 21 del 2011, i permessi 104 e le ferie sono due istituti completamente distinti e non possono essere scambiati tra loro.

Pertanto, non è possibile ridurre i giorni di permesso in base ai giorni di ferie usufruiti nello stesso mese.

Permessi con la Legge 104 dal venerdì al lunedì: scopri se è possibile allungare il weekend con il congedo retribuito.

Congedo 104 e ferie arretrate
Congedo 104 e ferie arretrate. Nella foto: una donna ha un dubbio.

Quando spettano le ferie

Abbiamo visto che, mentre utilizzi il congedo Legge 104, non guadagni ulteriori giorni di ferie durante quel periodo.

Tuttavia, abbiamo anche detto che le ferie che hai accumulato prima del congedo non andranno perse e potrai godertele dopo il congedo.

Per legge, ogni anno di lavoro ti dà diritto a un periodo di ferie retribuite. Durante le ferie, continuerai a ricevere il tuo stipendio normale, ma non riceverai le indennità.

Le ferie non subiscono detrazioni quando prendi congedi per motivi come maternità, permessi retribuiti o malattia retribuita al 50% o al 90%.

Tuttavia, come abbiamo visto prima, non accumuli ferie durante il congedo straordinario legato alla Legge 104 o durante periodi di aspettativa non retribuita per motivi familiari, di lavoro o di studio.

Quando torni al lavoro dopo un congedo straordinario, potrai utilizzare solo le ferie che avevi accumulato prima del congedo. Se esaurisci tutte le ferie, dovrai tornare al lavoro regolarmente e svolgere le tue normali mansioni.

FAQ sul congedo straordinario

Cos’è il congedo straordinario?

Il lavoratore dipendente che assiste il coniuge o un familiare con disabilità grave ha diritto a un periodo congedo straordinario, dalla durata di 2 anni in tutta la vita lavorativa.

Il congedo è regolarmente retribuito (senza trattenute) e coperto da contributi figurativi ai fini della pensione.

Nei due anni di congedo straordinario, il dipendente oltre a non maturare ferie, non maturerà neppure il rateo della tredicesima e la quota del TFR, che saranno calcolati soltanto in base all’effettivo lavoro prestato.  

Cos’è un contributo figurativo secondo la Legge 104?

contributi figurativi sono una forma di contribuzione previdenziale che viene accreditata a chi si trova in situazioni particolari in cui non è in grado di lavorare. Questo potrebbe interessare non solo i beneficiari della Legge 104, ma anche tutti i lavoratori che, per una ragione o l’altra, hanno ricevuto una contribuzione figurativa per un determinato periodo di tempo. Questo contributo viene previsto in vari casi, tra cui il servizio civile, i riposi giornalieri, la maternità al di fuori di un rapporto di lavoro e il congedo parentale.

Posso andare in ferie durante il congedo straordinario?

No, non è possibile. Chi utilizza il congedo straordinario dovrebbe usarlo principalmente per assistere il familiare disabile. Se vai in ferie, potresti rischiare il licenziamento per giusta causa, la revoca del beneficio e una denuncia penale per truffa ai danni dello Stato.

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