In questo articolo analizziamo la possibilità o meno di vincita dei concorsi per persone disabili non disoccupate (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Concorsi per persone disabili non disoccupate: è possibile vincerli?
La Legge 114/2014 ha stabilito un requisito di disoccupazione per l’accesso dei disabili alle posizioni disponibili nei concorsi pubblici.
Questo requisito è stato aggiunto all’articolo 16 della Legge n. 68/99, eliminando la parte che consentiva l’accesso anche ai concorsi per persone disabili non disoccupate.
Questa modifica è stata molto criticata, perché pone i lavoratori disabili in una situazione difficile.
Se trovano un lavoro prima di completare il concorso, devono rinunciarvi senza la garanzia di essere successivamente assunti. Questa condizione è considerata discriminatoria e irragionevole.
Riceviamo numerose richieste da parte di nostri utenti candidati disabili che sono esclusi dai concorsi riservati alle categorie protette a causa della mancanza del requisito di disoccupazione.
Esistono diverse leggi a tutela dei disabili che dovrebbero promuovere la loro inclusione nel mondo del lavoro.
Tra queste, c’è la Direttiva Europea 2000/78/CE, ratificata con la Legge n. 18/2009, che vieta la discriminazione basata sulla disabilità in tutte le fasi del lavoro.
Inoltre, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e la nostra Costituzione sottolineano l’importanza di garantire i diritti dei disabili nel contesto lavorativo.
Una sentenza del Tar di Sicilia, poi, interviene sulla questione, sottolineando lo scopo della legge, che è quello della promozione dell’inserimento lavorativo delle persone disabili. Vediamo cosa ha stabilito questa sentenza.
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La pronuncia del Tar di Sicilia
Il Tar Sicilia, con una sentenza del 29 luglio 2022, ha affrontato una questione importante.
Ha chiarito che la Legge n. 68/1999 non obbliga la Pubblica Amministrazione a richiedere come requisito per partecipare a un concorso che gli iscritti all’elenco di disoccupati, come indicato nell’articolo 8, comma 2 della stessa legge, mantengano questa iscrizione in modo indefinito.
Questo requisito è strettamente legato alla “riserva dei posti” prevista nell’articolo 7, comma 2 della Legge n. 68/1999 e deve essere stabilito prima dell’avvio della procedura concorsuale, non durante o dopo.
Questa interpretazione è in linea con lo scopo dichiarato della legge, che mira a promuovere l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità attraverso servizi mirati e di supporto.
Inoltre, l’articolo 16, comma 2 della Legge n. 68/1999 prevede che i disabili che partecipano ai concorsi presso la Pubblica Amministrazione, possono essere assunti anche oltre il limite dei posti riservati loro nel concorso.
Questa disposizione mira a garantire che la quota di riserva sia effettivamente rispettata all’interno dell’amministrazione, anche se ciò richiede l’assunzione di un numero maggiore di lavoratori disabili rispetto a quanto inizialmente previsto.
In questo contesto, il Tar ha accolto il ricorso presentato da due candidati che erano stati esclusi da una procedura concorsuale riservata alle categorie protette perché non erano più iscritti agli elenchi di disoccupazione indicati nell’articolo 8 della Legge n. 68/1999. Di conseguenza, il Tar li ha ammessi a continuare la procedura concorsuale.
Riserva categorie protette nei concorsi pubblici: la legge entrata in vigore il 14 luglio ha introdotto delle interessanti novità. Vediamo in questo post di cosa si tratta, chi riguarda in particolare e cosa cambia per i cittadini.
Chi sono le categorie protette
Le categorie protette sono lavoratori che ricevono protezioni speciali secondo la Legge 68/99, che li aiuta a trovare lavoro.
Questa legge impone ai datori di lavoro di riservare alcuni posti di lavoro per questi lavoratori. Chi rientra in queste categorie deve avere queste caratteristiche:
- persone con disabilità fisiche, psichiche o sensoriali e con un grado di disabilità superiore al 45%;
- invalidi con un grado di disabilità superiore al 33% secondo l’INAIL;
- persone cieche assolute o con una vista molto limitata;
- persone sorde dalla nascita o prima dell’apprendimento della parola;
- chi ha un assegno di invalidità civile con una riduzione permanente di almeno 1/3 della capacità lavorativa;
- invalidi di guerra, civili di guerra e invalidi per servizio classificati dalla 1° all’8° categoria.
Ci sono anche altre categorie protette con diverse agevolazioni:
- orfani e coniugi di lavoratori deceduti a causa di lavoro, guerra o servizio, o a causa dell’aggravarsi di una disabilità derivante da queste cause;
- coniugi e figli di grandi invalidi di guerra, servizio o lavoro;
- profughi italiani rimpatriati;
- familiari delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Ecco quali sono i diritti dei lavoratori invalidi e cosa rischiano i datori di lavoro se non assolvono ai propri obblighi e non li rispettano.

Cosa sono le quote di riserva
La Legge n. 68/1999 obbliga sia i datori di lavoro pubblici che privati ad assumere lavoratori provenienti dalle categorie protette, rispettando quote specifiche sul totale delle assunzioni previste.
Queste quote sono riservate per le persone disabili. L’obbligo si applica anche ai concorsi pubblici nelle amministrazioni pubbliche, come previsto nell’articolo 7, comma 2, della Legge n. 68/1999 e nell’articolo 35 del decreto legislativo n. 165/2001.
In pratica, i disabili iscritti negli elenchi del collocamento mirato, al momento di partecipare a un concorso pubblico, hanno il diritto a una quota di posti riservati, che varia in base a quanto stabilito nel bando del concorso, ma può arrivare fino al 50% del totale dei posti disponibili.
Scopri nel dettaglio cosa è previsto in merito a categorie protette e posti riservati.
FAQ (domande e risposte)
Dove vengono pubblicati i concorsi per persone disabili?
Tutti i concorsi pubblici, compresi quelli riservati esclusivamente alle persone disabili, sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale Concorsi ed esami, o sul BURC delle Regioni.
Cosa allegare alla domanda di partecipazione a un concorso pubblico per persone disabili?
Il bando indica espressamente quali sono i documenti da allegare alla domanda di partecipazione. In via generale, nel caso specifico delle categorie protette, si richiede di allegare:
- certificazione rilasciata dalle competenti autorità con l’indicazione della tipologia e grado di invalidità, in originale oppure in copia semplice dichiarata conforme all’originale in proprio possesso;
- se richiesta espressamente, fotocopia non autenticata di idoneo documento di riconoscimento in corso di validità, ai sensi dell’art. 38 del D.P.R. n. 45/2000.
Quali sono i concorsi ai quali posso partecipare le persone disabili?
Le persone disabili possono partecipare a tutti i concorsi per il pubblico impiego, banditi da qualsiasi amministrazione pubblica, oltre ai concorsi riservati (categorie protette). Fermo restando alcune limitazioni e deroghe, ad esempio:
- per i partiti politici, le organizzazioni sindacali e le organizzazioni che, senza scopo di lucro, operano nel campo della solidarietà sociale, dell’assistenza e della riabilitazione, la quota di riserva si computa esclusivamente al personale tecnico-esecutivo, svolgente funzioni amministrative (comma 3, art. 3 Legge 12 marzo 1999, n. 6);
- per i servizi di polizia, della protezione civile e della difesa nazionale, il collocamento dei disabili è previsto nei soli servizi amministrativi (comma 4, art. 3 Legge 12 marzo 1999, n. 6).
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