Come realizzare un bagno per disabili in casa: non è così semplice, sono tante le cose da prendere in considerazione per adattare in sicurezza i servizi a chi ha difficoltà di deambulazione. Per fortuna sono in commercio le soluzioni più adatte per consentire una fruizione agevole e sicura. E incentivi (bonus barriere architettoniche) che aiutano a sostenere la spesa. (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Come realizzare un bagno per disabili in casa: una guida
Realizzare un bagno accessibile alle persone con disabilità richiede attenzione e sensibilità verso specifiche esigenze che possono variare da individuo a individuo. Per questo, una guida dettagliata può aiutare nella progettazione e realizzazione di un ambiente sicuro, confortevole e, soprattutto, autonomo per l’utente con disabilità.
Requisiti base: la sicurezza prima di tutto
I requisiti base per la realizzazione di un bagno per disabili sono dettati principalmente dalla necessità di garantire la massima sicurezza e facilità di uso. Ecco i punti chiave:
- Spazio di manovra: assicurati che ci sia abbastanza spazio per permettere a una sedia a rotelle di girare liberamente, idealmente uno spazio di manovra di 150 cm di diametro.
- Porte: le porte devono avere una larghezza minima di 80 cm per permettere il passaggio delle sedie a rotelle e dovrebbero aprirsi verso l’esterno per evitare di ostruire il passaggio in caso di emergenza.
- Pavimentazione: scegli materiali antiscivolo per prevenire incidenti, specialmente quando il pavimento è bagnato.
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Le norme per gli spazi pubblici
Per comprendere come progettare un bagno per disabili, è essenziale fare riferimento alle normative vigenti che regolano gli spazi pubblici e l’eliminazione delle barriere architettoniche:
- Il D.P.R. numero 503 del 24 luglio 1996 stabilisce i criteri per rendere accessibili gli spazi pubblici alle persone con ridotte capacità motorie.
- La legge del 9 gennaio 1989 chiarisce le disposizioni per superare le barriere negli edifici privati.
- Il decreto del Ministero dei lavori pubblici numero 236 del 14 giugno 1989 specifica le regole per l’adattamento degli uffici pubblici all’accessibilità dei disabili.
Nonostante queste normative siano in vigore da molti anni, la loro applicazione pratica, soprattutto in edifici da ristrutturare, è spesso carente. Ecco perché è fondamentale applicare questi principi anche nella progettazione di bagni per disabili in ambito domestico.
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Adattare un’abitazione esistente
Per gli edifici di nuova costruzione, l’assenza di barriere architettoniche è spesso una norma, ma adattare un’abitazione esistente può presentare sfide notevoli. In particolare, le case con una storia alle spalle possono avere corridoi stretti e spazi non concepiti per le esigenze di chi utilizza una carrozzina. Per rendere un bagno adeguatamente accessibile in queste abitazioni, è essenziale considerare vari aspetti:
- Spazi di circolazione: verificare che ci sia spazio sufficiente per manovrare una carrozzina, con particolare attenzione ai corridoi e alle aperture delle porte.
- Altezza e posizionamento delle attrezzature: sanitari, lavandini, specchi, e maniglie devono essere posizionati a un’altezza raggiungibile e utilizzabile da una persona seduta.
- Sicurezza e supporto: installazione di maniglioni e superfici antiscivolo per prevenire cadute.
Normative e burocrazia
Gli interventi di ristrutturazione dei bagni per anziani o disabili ricadono tra quelli inclusi nella manutenzione ordinaria che non richiedono autorizzazioni speciali. Non è necessario infatti inviare comunicazioni, depositare documentazione presso l’ente comunale o ottenere permessi specifici.
In alcuni casi, l’unico requisito potrebbe essere la compilazione del CIL, un modulo disponibile sul sito web del Comune. Questo passaggio può essere completato senza l’assistenza di un tecnico e non richiede l’attesa di alcuna autorizzazione.
Soluzioni pratiche
Le modifiche necessarie per adattare un bagno esistente possono includere:
- Porte scorrevoli: per ottimizzare lo spazio e facilitare l’accesso.
- Pavimentazione adeguata: materiali antiscivolo per ridurre il rischio di cadute.
- Docce a filo pavimento: per eliminare barriere e facilitare l’ingresso.
- Vasini sospesi: per facilitare le operazioni di pulizia e garantire lo spazio necessario per le gambe.
Serve uno spazio maggiore
Perché è necessario un bagno più grande? Un bagno destinato all’uso di persone disabili deve contenere le attrezzature necessarie per un uso confortevole e sicuro, come il wc per disabili e il lavabo ergonomico. Queste esigenze richiedono uno spazio maggiore rispetto a quello di un bagno tradizionale.
Dimensioni minime e ideali:
- Dimensione minima: La normativa prevede che la dimensione minima di un bagno per disabili sia di 180×180 cm.
- Spazio ideale: Per consentire una mobilità ottimale, uno spazio di 4×4 metri è consigliato.
L’ingresso:
- Larghezza porta: le dimensioni standard delle porte non sono adatte; una larghezza minima di 90 cm è necessaria per permettere il passaggio delle carrozzine.
- Altezza maniglia: circa 90 cm per facilitare l’apertura e la chiusura da parte di una persona in carrozzina.
Sicurezza e autonomia:
- Apertura porta: rivolta verso l’esterno per facilitare l’ingresso e l’uscita, anche in caso di soccorso.
- Campanello d’allarme: un dispositivo a filo, posto ad altezza raggiungibile, per chiedere aiuto in caso di necessità.
- Porte scorrevoli: Sono la scelta ideale per semplificare il movimento e garantire un accesso più facile in situazioni di emergenza.
L’adattamento di uno spazio per renderlo accessibile non si limita soltanto alle dimensioni. Ci sono molteplici aspetti da considerare, come la disposizione dei sanitari, i sistemi di allarme, e le soluzioni per la prevenzione degli incidenti. È essenziale che ogni dettaglio sia pensato per facilitare l’uso indipendente del bagno e per prevenire situazioni di rischio.
Qui vediamo quali sono gli interventi che si possono finanziare con il bonus barriere architettoniche.
Caratteristiche dei sanitari disabili
Per garantire l’accessibilità e la funzionalità di un bagno per disabili, è vitale scegliere sanitari con caratteristiche specifiche. Di seguito, analizziamo in dettaglio le specifiche che rendono un bagno adatto e conforme alle esigenze di persone con disabilità.
Lavandini e rubinetterie
- Posizionamento: il lavandino dovrebbe essere collocato all’ingresso, vicino alla porta, per minimizzare gli spostamenti.
- Altezza: circa 80 cm dal pavimento per essere facilmente utilizzabile anche da chi è in carrozzina.
- Profondità: minimo 60 cm, per consentire l’avvicinamento frontale.
- Rubinetteria: preferibilmente con leva o fotocellula per l’erogazione automatica dell’acqua.
Specchi e accessori
- Specchio inclinato: almeno 10° per garantire la visibilità a chi è seduto.
- Corrimano: a circa 80 cm da terra, per supportare gli spostamenti.
Vaso e bidet per disabili
- Posizione del vaso: di fronte al lavandino, o lateralmente se lo spazio è ridotto.
- Ampiezza della zona: sufficiente per consentire il trasferimento dalla carrozzina al vaso.
- Installazione del water: non aderente al muro per facilitare l’accesso ai lati.
- Maniglioni di appoggio: disponibili su entrambi i lati per offrire supporto.
WC Bidet Integrato
- Soluzione alternativa: un wc con bidet integrato può eliminare la necessità di spostamenti multipli.
- Vantaggi: riduzione dello spazio necessario e maggiore comodità.
Maniglioni e supporti
- Installazione: fondamentali per la sicurezza, vanno installati vicino a tutti i sanitari.
- Resistenza: devono supportare il peso e l’uso frequente.
La doccia: comfort e sicurezza
Per realizzare una doccia accessibile in un bagno per disabili, è fondamentale considerare diversi aspetti che garantiscano comfort, sicurezza e praticità d’uso. Ecco come progettare questo spazio vitale (ti ricordiamo in questo post quali sono gli sconti previsti con la 104 per l’acquisto di un box doccia):
Dimensioni e accessibilità
La doccia deve avere uno spazio minimo di 90 x 90 cm, per permettere manovre agevoli con la sedia a rotelle. La progettazione deve includere una pavimentazione antiscivolo e senza gradini per un ingresso senza ostacoli.
Pendenza e drenaggio
Il pavimento della doccia dovrebbe presentare una pendenza adeguata che faciliti il deflusso dell’acqua verso lo scarico, evitando ristagni e garantendo la massima igiene.
Sedute e supporti
Installare una seduta fissa o ribaltabile è essenziale per chi non può stare in piedi. Deve essere stabile e comoda. È inoltre importante posizionare maniglioni e appoggi strategici per assistere nel movimento da e verso la sedia a rotelle.
Colonna doccia regolabile
La colonna doccia deve essere montata su un’asta regolabile in altezza, così da adattarsi alle diverse necessità e altezze degli utenti.
Sicurezza aggiuntiva
Non dimenticare di includere un campanello d’allarme a portata di mano, per una maggiore sicurezza in caso di emergenze.
Dettagli finali
Assicurati che lo spazio doccia sia separato dal resto del bagno tramite tende impermeabili o pannelli, per evitare schizzi e mantenere il resto dell’ambiente asciutto e sicuro.

FAQ (domande e risposte)
Quali sono i requisiti base per un bagno per disabili?
I requisiti base per un bagno adatto a persone disabili includono maggiori spazi di manovra, sanitari accessibili e sicuri, e l’assenza di barriere architettoniche. Le dimensioni minime per un bagno per disabili sono di 180×180 cm, con un’ideale di 4×4 metri per una maggiore agevolezza di movimento. Le porte devono essere più larghe (almeno 90 cm) con maniglie posizionate a circa 90 cm di altezza, e l’apertura delle porte deve essere verso l’esterno o scorrevoli per facilitare l’accesso e l’eventuale soccorso.
Come adattare i bagni esistenti per i disabili?
Per adattare un bagno esistente, è necessario assicurare che sia presente lo spazio sufficiente per la manovra di una carrozzina, sostituire i sanitari con modelli ergonomici e a altezza accessibile, installare maniglioni e corrimano di supporto, e assicurarsi che le porte siano abbastanza larghe e facilmente manovrabili da una persona in carrozzina. Potrebbe anche essere necessario installare un campanello di emergenza a un’altezza raggiungibile.
Quali incentivi ci sono per i bagni per disabili?
Il testo non fornisce dettagli specifici sugli incentivi, ma menziona genericamente che ci sono incentivi disponibili per aiutare a sostenere la spesa per l’adattamento dei bagni per disabili. Questi potrebbero includere detrazioni fiscali, sussidi governativi o altri tipi di supporto finanziario, che variano a seconda della legislazione locale o nazionale.
Qual è la dimensione minima per un bagno disabili?
La dimensione minima per un bagno per disabili è di 180×180 cm secondo la normativa vigente, sebbene uno spazio di 4×4 metri sia considerato ideale per garantire una fruizione agevole e sicura.
Come deve essere l’accesso a un bagno per disabili?
L’accesso a un bagno per disabili deve essere libero da barriere, con porte di almeno 90 cm di larghezza per accomodare una carrozzina. Le maniglie devono essere posizionate a circa 90 cm di altezza, e la porta dovrebbe preferibilmente aprirsi verso l’esterno o essere scorrevole per facilitare l’ingresso e l’uscita e in caso di emergenza.
Quali caratteristiche devono avere i sanitari per disabili?
I sanitari per disabili devono essere facilmente accessibili e sicuri. Il lavandino dovrebbe essere posizionato a un’altezza di circa 80 cm con forma ergonomica e senza tubature sporgenti nella parte inferiore, e dotato di poggia gomiti. La rubinetteria dovrebbe essere a leva o con fotocellula per un facile utilizzo. Deve essere presente uno specchio inclinato e un corrimano ad un’altezza di 80 cm dal pavimento vicino al lavabo. Il vaso dovrebbe essere posizionato di fronte al lavandino o lateralmente in una zona ampia per facilitare il trasferimento dalla carrozzina.
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