Cecità parziale e accompagnamento: sono cumulabili?

Verifichiamo in questo post se cecità parziale e accompagnamento sono due misure compatibili e cumulabili. Vediamo cosa ha disposto una sentenza della Cassazione. Abbiano anche riepilogato quali sono i requisiti necessari per accedere all’indennità per i ciechi parziali e per l’accompagnamento.
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24/9/23

Cecità parziale e accompagnamento. Può accadere che chi riceve l’indennità speciale per la cecità parziale (ventesimisti) chieda anche l’indennità di accompagnamento, ci chiediamo in questo post se le due misure siano compatibili e cosa dice la legge. (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).

Cecità parziale e accompagnamento: Cassazione

Prima di entrare in argomento mettiamo in evidenza un aspetto che collega questi due benefici: le due indennità vengono riconosciute a prescindere dal requisito economico.

Sulla questione della compatibilità si è espressa la Corte di Cassazione (sentenza numero 30658 del 2019). I giudici dell’Alta Corte hanno sancito che le due prestazioni assistenziali sono compatibili e cumulabili.

Per i magistrati «la condizione di cecità parziale in capo ad un soggetto può concorrere ad integrare, unitamente ad altre patologie, una condizione di inabilità totale che, al ricorrere dei requisiti previsti dalla legge n. 18/1980 (impossibilità a deambulare senza l’ausilio permanente di un accompagnatore o incapacità di attendere agli atti quotidiani della vita), riconosce il diritto alla percezione dell’indennità di accompagnamento».

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Diversa funzione

Per la Cassazione la cumulabilità dell’indennità speciale ai ciechi parziali e l’indennità di accompagnamento è ammessa per la diversa funzione che contraddistingue le due misure assistenziali.

Infatti, in un caso (indennità speciale ai ventesimisti) il beneficio sostiene il cittadino che vive una condizione di bisogno a causa dell’invalidità. Una condizione che non consente di procurarsi i necessari mezzi di sostentamento.

Nell’altro, l’indennità di accompagnamento, la prestazione economica consente a persone non autosufficienti (invalidità 100%), di avere delle condizioni esistenziali compatibili con la dignità della persona umana, «dovendosi considerare – hanno aggiunto i magistrati –  nella valutazione complessiva dello stato di inabilità totale, l’eventuale concorso della cecità parziale con le altre minorazioni nel determinare la perdita di autonomia e autosufficienza che dà diritto all’indennità di accompagnamento».

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Indennità speciale per “ventesimisti”

La cecità parziale, nota anche come cecità per i “ventesimisti”, dà diritto a un’indennità speciale. Il termine ventesimisti deriva dal fatto che a queste persone è riconosciuto un residuo visivo non superiore a un ventesimo in entrambi gli occhi.

Requisiti per l’indennità speciale ciechi parziali

Per ottenere l’indennità speciale, sono necessari i seguenti requisiti:

  • riconoscimento della cecità parziale (da parte di una commissione medico legale);
  • cittadinanza italiana;
  • iscrizione all’anagrafe del comune di residenza per i cittadini stranieri comunitari;
  • per i cittadini stranieri extracomunitari, permesso di soggiorno di almeno un anno;
  • residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

L’importo

Ogni anno, l’INPS informa l’importo mensile dell’indennità speciale per ciechi parziali. Per il 2023 è di 217,64 euro, pagabile per 12 mesi, a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Quando è ridotto

Il riconoscimento dell’indennità speciale per ciechi parziali (qui trovi tutte le agevolazioni previste) non è influenzata, come accennato, dal reddito personale, dalle condizioni economiche o dall’età del beneficiario.

C’è una interessante guida per la pensione ai ciechi civili parziali.

Il beneficio viene concesso basandosi solo sui requisiti sanitari e amministrativi. Tuttavia, il valore dell’indennità è ridotto di 93 euro al mese se il beneficiario utilizza il servizio di accompagnamento di un volontario del servizio civile.

L’indennità speciale per ciechi parziali può essere cumulata con la pensione per ciechi civili e viene erogata anche a coloro che sono ricoverati in un istituto pubblico.

Domanda

Per richiedere l’indennità speciale per ciechi parziali, è necessario che la cecità parziale sia stata riconosciuta dal verbale rilasciato da una commissione medico-legale. Nella domanda devono essere inclusi anche dati socio-economici come eventuali ricoveri, lavoro, reddito e dettagli del pagamento.

Su TheWam.net verifica come presentare la domanda per l’indennità speciale.

Non è possibile presentare una nuova domanda per la stessa prestazione finché la precedente non è stata completata o, in caso di ricorso legale, fino a quando non sia stata emessa una sentenza finale.

Le richieste possono essere fatte all’INPS attraverso i patronati.

Indennità di accompagnamento

L’indennità di accompagnamento è un aiuto economico fornito a coloro che non possono muoversi senza l’aiuto di un accompagnatore o non sono in grado di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita. (qui ci sono i parametri che stabiliscono quando si è non autosufficienti).

L’importo dell’indennità di accompagnamento, per il 2023, è di 527,16 euro (per 12 mensilità)

Requisiti per l’indennità di accompagnamento

Ecco i requisiti necessari per accedere all’indennità di accompagnamento, che è una prestazione economica erogata dall’INPS (dopo la presentazione di una domanda):

  • riconoscimento dell’invalidità totale e permanente (100%);
  • impossibilità di deambulare autonomamente senza l’aiuto permanente di un accompagnatore;
  • oppure, impossibilità di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita senza assistenza continua;
  • residenza stabile e abituale sul territorio nazionale;
  • cittadinanza italiana o, per i cittadini stranieri comunitari, iscrizione all’anagrafe del comune di residenza.

Qui verifica quali sono i documenti necessari per presentare la domanda.

Compatibilità

In linea generale, l’indennità di accompagnamento è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa, con la titolarità di una patente speciale e con l’indennità di comunicazione. Inoltre, come abbiamo visto, l’indennità di accompagnamento è compatibile e cumulabile con la cecità parziale, purché le due condizioni siano distinte e riconosciute da differenti status di invalidità. (Abbiamo anche verificato se il titolare di una indennità di accompagnamento può uscire da solo)

Ovviamente l’indennità di accompagnamento è compatibile e cumulabile anche con l’indennità di comunicazione e l’indennità di accompagnamento per cieco assoluto, ma solo se le due misure siano state concesse per distinte minorazioni, ognuna relativa a differenti status di invalidità (come nei casi di persone pluriminorate).

Cecità parziale e accompagnamento: sono cumulabili?
Nella foto una ragazza ipovedente in un parco.

FAQ (domande e risposte)

Quanto riceve un cieco parziale con l’indennità di accompagnamento?

Il valore dell’indennità di accompagnamento varia di anno in anno. Per il 2023, l’importo è di 527,16 euro al mese.

Quando si perde l’indennità di accompagnamento?

L’indennità di accompagnamento viene sospesa nel caso di ricovero a totale carico dello Stato per un periodo superiore a 29 giorni.

Cosa significa non poter svolgere gli atti quotidiani della vita?

L’incapacità di svolgere gli atti quotidiani della vita significa non essere in grado di eseguire autonomamente le normali attività quotidiane come mangiare, vestirsi, muoversi e occuparsi della propria igiene personale.

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