Categorie protette e rinnovo del tempo determinato: regole

Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato. Cosa succede quando scade il contratto a tempo determinato a chi è stato assunto come categoria protetta: si ha diritto a trattamenti particolari? In quali casi si ha la precedenza per la trasformazione da determinato a indeterminato?
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25/9/23

Nel momento in cui scade il contratto a tempo determinato, la categoria protetta ha diritto sempre al suo rinnovo? Se sì, per quante volte? Quando è possibile o obbligatoria la trasformazione del contratto da determinato a indeterminato? Cosa è previsto in merito a categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).

Tutte le aziende che hanno più di 15 dipendenti sono obbligate ad assumere del personale appartenente alle categorie protette. L’assunzione non deve essere per forza a tempo indeterminato, ma può essere fatta anche con contratto a tempo determinato.

In questo approfondimento vediamo nel dettaglio cosa è previsto in merito a categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato, ovvero cerchiamo di capire se il contratto a tempo determinato deve essere rinnovato obbligatoriamente e quando può o deve trasformarsi in contratto a tempo indeterminato.

Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato: regole

Vediamo subito se ci sono delle regole particolari in merito a categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato.

Il decreto Dignità (Legge n. 96/2018 del 09.08.2018) ha introdotto delle novità che riguardano in generale il contratto a tempo determinato.

Ma chi appartiene alle categorie protette deve lavorare alle stesse condizioni degli altri colleghi? Cioè, il decreto parla per tutti o solo per chi non fa parte di queste categorie?

Il decreto Dignità, in sintesi, stabilisce che il lavoratore che fa parte di una categoria protetta ed è stato assunto con contratto a tempo determinato ha gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri dipendenti dell’azienda.

Viene, dunque, applicata anche per loro la normativa sui contratti a termine, sia da un punto di vista organizzativo sia da quello economico, così come modificata dal decreto Dignità.

Ad esempio, per quanto riguarda la durata del contratto, non può essere superiore ai 2 anni, cioè a 24 mesi, e non può essere rinnovato più di 4 volte.

È possibile decidere una proroga nei primi 12 mesi solo se motivata con una specifica causale. Un’ulteriore proroga è ammessa solo se ci sono:

  • delle necessità oggettive e temporanee, estranee all’attività ordinaria, ovvero la necessità di sostituire del personale assunto;
  • delle esigenze legate a un incremento temporaneo, significativo e non programmabile della normale attività produttiva.

La causale non è richiesta per le attività stagionali. In questo caso, il lavoratore ha 180 giorni di tempo per contestare eventuali irregolarità contrattuali.

Il numero di contratti a termine non può superare il 30% rispetto a quelli a tempo indeterminato.

Una volta chiarito cosa è previsto in merito ai contratti a tempo determinato per le categorie protette, vediamo come queste possono essere assunte con un contratto a tempo determinato e in quali casi hanno la precedenza per la trasformazione in contratto a tempo indeterminato.

Il sito lavoroepensioni.it ha chiarito come funzionano i nuovi contratti a termine e cosa bisogna fare per mettersi in regola.

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Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato: quanti lavoratori vanno assunti come categorie protette

La legge stabilisce delle proporzioni tra il numero dei dipendenti assunti in organico e il numero di lavoratori appartenenti alle categorie protette che devono essere inseriti in azienda. In questi termini:

  • un lavoratore nelle aziende con un numero di dipendenti tra 15 e 35;
  • due lavoratori nelle aziende con un numero di dipendenti tra 36 e 50;

il 7% dei lavoratori occupati nelle aziende con un numero di dipendenti superiore a 50.

Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato. Scopri come funziona l’inserimento in graduatoria delle categorie protette, cosa viene considerato per il punteggio e a cosa dà accesso la presenza nelle graduatorie provinciali.

Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato: come si fa il computo dell’organico per le assunzioni

Il calcolo per sapere quanti lavoratori delle categorie protette è obbligatorio assumere va fatto tenendo conto delle seguenti figure presenti in organico:

  • dipendenti con contratto subordinato (escludendo quelli già presenti grazie al collocamento mirato);
  • soci di cooperative;
  • dirigenti;
  • personale con contratto di inserimento;
  • lavoratori con contratto di somministrazione presso l’utilizzatore;
  • lavoratori socialmente utili;
  • dipendenti assunti per lavori all’estero;
  • apprendisti;
  • lavoratori a domicilio.

Grazie al Jobs Act (Dlgs. n. 151/2015) è possibile inserire nel computo quei lavoratori disabili che non sono stati assunti grazie al collocamento mirato. Devono, però, avere una riduzione della capacità lavorativa fisica pari al 60% oppure psichica pari al 45%.

Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato. Ecco come farsi assumere da categoria protetta: tutte le possibilità a tua disposizione per inserirti facilmente nel mondo del lavoro e ottenere le tutele a cui hai diritto.

Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato: i contratti a termine vanno conteggiati?

Ai fini del computo per le assunzioni obbligatorie, occorre tenere conto anche dei dipendenti assunti con contratto a tempo determinato.

La legge, però, ha modificato la durata minima di questi contratti da 9 a 6 mesi. Significa che nel calcolo dell’organico per le assunzioni dei lavoratori appartenenti alle categorie protette bisogna conteggiare chi è stato assunto con un contratto non inferiore a 6 mesi.

Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato. Ti mostriamo un esempio di curriculum per categorie protette e chiariamo quali sono le informazioni che devi inserire ai fini dell’assunzione nelle aziende con obbligo della quota di riserva.

Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato
Categorie protette e rinnovo del tempo determinato: regole

Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato: come avviene l’assunzione con contratto a termine?

È possibile assumere una persona appartenente alle categorie protette con contratto a tempo determinato in diversi modi.

Uno è quello di sfruttare le convenzioni create allo scopo di agevolare l’inserimento delle categorie protette nel mondo del lavoro. Accordi che prevedono un programma per il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso questi strumenti:

  • la chiamata nominativa;
  • il contratto a tempo determinato;
  • il tirocinio di orientamento o formativo;
  • il periodo di prova più lungo rispetto a quello normalmente sancito dai contratti nazionali di categoria.

L’altro modo di portare a termine l’assunzione è quello di non fare ricorso ad una convenzione. Quello che la legge chiede, infatti, è che le categorie protette abbiano la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro, non che lo si debba fare attraverso una particolare convenzione.

Ti spieghiamo come funziona il lavoro per invalidi con convenzione, ovvero in quali casi le aziende possono assumere i disabili stabilendo degli accordi con il Centro per l’impego o con imprese e cooperative sociali.

Categorie protette e rinnovo del contratto a tempo determinato: quando si ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato

L’articolo 24 del decreto legislativo n. 81 del 2015 stabilisce che “il lavoratore che, nell’esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi”.

Nel momento in cui vengono raggiunti questi limiti temporali, se l’azienda non è in regola con l’obbligo di assunzione delle persone disabili, prima di assumere un’altra categoria protetta con un contratto a tempo determinato deve trasformare il contratto a tempo determinato della persona disabile che già lavora da sei mesi in azienda in contratto a tempo indeterminato.

Il diritto di precedenza del dipendente può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.

FAQ Categorie protette e rinnovo del contratto

Categorie protette: posso sempre rinnovare il contratto a tempo determinato?

Sì, un lavoratore appartenente alle categorie protette può rinnovare il proprio contratto a tempo determinato, come tutti gli altri dipendenti. Però, ci sono delle regole da rispettare: la durata del contratto non può superare i 2 anni e non può essere rinnovato più di 4 volte. Inoltre, ci sono dei casi specifici in cui il contratto a tempo determinato deve essere trasformato in contratto a tempo indeterminato. Scopri di più sulla nostra community.

Quante persone appartenenti alle categorie protette devono essere assunte?

Il numero di lavoratori appartenenti alle categorie protette che un’azienda deve assumere dipende dal numero totale dei dipendenti. Per le aziende con un numero di dipendenti tra 15 e 35, deve essere assunto almeno un lavoratore appartenente alle categorie protette. Se i dipendenti sono tra 36 e 50, devono essere assunti due lavoratori appartenenti alle categorie protette. Per le aziende con più di 50 dipendenti, il 7% dei lavoratori deve appartenere alle categorie protette.

Come calcolo il numero di lavoratori delle categorie protette da assumere?

Per calcolare quanti lavoratori appartenenti alle categorie protette è obbligatorio assumere, devi considerare tutti i dipendenti con contratto subordinato, i soci di cooperative, i dirigenti, il personale con contratto di inserimento, i lavoratori con contratto di somministrazione presso l’utilizzatore, i lavoratori socialmente utili, i dipendenti assunti per lavori all’estero, gli apprendisti e i lavoratori a domicilio. Ulteriori dettagli qui.

Nel computo per le assunzioni obbligatorie, contano i contratti a termine?

Sì, quando si calcola il numero di assunzioni obbligatorie, si devono considerare anche i dipendenti assunti con contratto a tempo determinato. La legge però ha specificato che nel calcolo dell’organico per le assunzioni dei lavoratori appartenenti alle categorie protette bisogna conteggiare chi è stato assunto con un contratto non inferiore a 6 mesi.

Quando un lavoratore appartenente alle categorie protette ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato?

Un lavoratore appartenente alle categorie protette ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato se, nell’esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi. In questo caso, se l’azienda non è in regola con l’obbligo di assunzione delle persone disabili, deve trasformare il contratto a tempo determinato del lavoratore in contratto a tempo indeterminato prima di assumere un’altra persona appartenente alle categorie protette con contratto a tempo determinato.

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