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Assicurarsi che una persona cara, come le nostre madri, sia assistita in modo adeguato è una questione importante. Quando ciò accade, ci si trova a dover valutare chi sia la persona più adatta a svolgere questo compito.
Comprensibilmente, in questi casi molti di noi si chiedono se un badante uomo sia adatto e se sia in grado di fornire assistenza allo stesso livello. Purtroppo il sessismo o i pregiudizi di genere sono ancora prevalenti nella società e nel mondo del lavoro, quindi non sorprende che ci si interroghi sull’attitudine degli assistenti maschi.
Fortunatamente sono stati fatti dei passi avanti, ma è necessario farne altri per garantire che gli uomini non siano esclusi dai ruoli di cura a causa di atteggiamenti obsoleti.
Vediamo, quindi, più nel dettaglio cosa prendere in considerazione nello scegliere una badante uomo o donna.
Indice
- Badante uomo o donna: conta davvero la differenza?
- Badante uomo o donna per gli uomini: qual è la scelta migliore?
- Badante uomo o donna per le donne: cosa scegliere?
- Badante uomo o donna: il numero degli uomini è in aumento
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Badante uomo o donna: conta davvero la differenza?
Il mondo dell’assistenza infermieristica è stato a lungo percepito come dominio femminile, e così è ancora oggi. Gli studi hanno dimostrato che l’80-90% delle badanti sono donne.
Questa dominanza di genere nel settore può essere attribuita a diversi fattori quali i ruoli e le responsabilità tradizionali all’interno della famiglia, il contatto per tutta la vita con i professionisti della sanità e della medicina, le limitate opportunità di lavoro per le donne in altri settori prima della Seconda Guerra Mondiale e spesso la mancanza di un adeguato riconoscimento della neutralità di genere.
Le capacità di accudimento che le donne possiedono intrinsecamente continuano a rafforzare i pregiudizi di genere in questo ambito e, in ultima analisi, a determinare una sotto-rappresentazione degli uomini nella forza lavoro di assistenza domestica.
Come si sceglie una badante? Quando si prende in considerazione una badante o un assistente familiare, le potenziali risorse devono essere valutate in base alle esigenze individuali di una famiglia. Non esiste una soluzione unica per questa capacità: famiglie diverse hanno storie ed esigenze diverse che devono essere identificate per determinare la risorsa più adatta.
Consentire la flessibilità di chi può ricoprire questi ruoli aiuta a garantire che ogni famiglia sia in grado di trovare una persona le cui competenze soddisfino le sue richieste, indipendentemente dall’identità di genere.
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Badante uomo o donna per gli uomini: qual è la scelta migliore?
Sebbene inizialmente possa venire in mente il pensiero di un uomo che abbia bisogno di un assistente di sesso maschile per essere sollevato e camminare, questo non è l’unico motivo per cui gli uomini dovrebbero essere utilizzati in ruoli sanitari.
Il caregiving assume molte forme, comprese quelle che richiedono l’assistenza di personale qualificato per le funzioni igieniche come il bagno e la toilette, attività quotidiane spesso trascurate ma importanti.
In questi casi, un operatore sanitario dello stesso sesso può garantire che il paziente sia sempre a suo agio, fornendo al contempo un servizio efficace.
Inoltre, la fornitura di questi servizi da parte di uomini formati aumenta la diversità di genere nei ruoli di assistenza e offre ulteriori opportunità di lavoro all’interno del settore sanitario.
Badante uomo o donna per le donne: cosa scegliere?
Le donne sono spesso considerate la scelta ideale per il ruolo di caregiver, in quanto sono attente alle persone di cui si prendono cura e possiedono qualità più materne. Inoltre, c’è una più ampia scelta di badanti donne, il che significa che gli individui hanno l’opportunità di trovare qualcuno che soddisfi le loro esigenze.
Per questo motivo molte persone optano per un caregiver donna anche se la persona da assistere è un uomo; spesso cercano un supporto psicologico prima di quello fisico. È quindi comprensibile che le donne siano diventate sempre più importanti nei ruoli di assistenza.
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Cosa fa un badante uomo? Mentre un badante maschio può essere in grado di fornire assistenza in aree come l’aiuto fisico, la cucina e gli spostamenti, ci sono alcune aree di assistenza per una donna che richiedono un livello extra di competenza e comprensione.
Queste aree specializzate possono includere l’assistenza igienica, che richiede una conoscenza approfondita dell’anatomia femminile, e il supporto psicologico.
In questo caso, un assistente maschile potrebbe non essere la scelta più adatta, poiché queste esigenze richiedono un livello superiore di empatia e sensibilità che spesso può essere fornito solo da un’altra donna che comprende le sfide uniche che le donne devono affrontare.
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Badante uomo o donna: il numero degli uomini è in aumento
Negli ultimi anni si è registrato un aumento generale del numero di collaboratrici domestiche, cui fa riscontro un notevole incremento della percentuale di badanti di sesso maschile.
Ciò riflette la crescente necessità di assistenza per le persone anziane a carico, i cui movimenti possono essere difficili da gestire e spesso richiedono forza fisica.
Con l’aumento della domanda di aiuto, dal 2012 la percentuale di badanti di sesso maschile è salita di più del 250%.
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