In questo approfondimento parliamo di baby sitter per bambini disabili (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Baby sitter per bambini disabili: come trovarla in Italia?
Essere un caregiver a tempo pieno per una persona con una grave disabilità è un impegno che richiede molta dedizione non solo fisica e mentale, ma soprattutto emotiva. Questo compito diventa ancor più pesante quando la persona da assistere è un figlio.
In queste circostanze, trovare del tempo per se stessi diventa un evento raro e prezioso, per esempio ore dedicata a una passeggiata con gli amici o a un momento per i propri interessi.
Spesso, l’aiuto offerto dalla comunità locale è insufficiente e inadeguato, e solo chi è un caregiver a tempo pieno conosce davvero le esigenze della persona con disabilità.
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La situazione sembra irrisolvibile: chi si prende cura del proprio caro non ha il diritto a pause o momenti di recupero. Questa realtà può essere particolarmente difficile da affrontare per coloro che si trovano in questa situazione.
Però esistono delle opportunità anche in Italia per chi vuole impiegare una baby sitter per bambini disabili. Vediamo quali sono.
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Cristina Mariani, caregiver e networker, ci racconta come si occupa della sua mamma senza rinunciare a se stessa. E spiega come i social l’hanno aiutata:
Baby sitter per bambini disabili: l’iniziativa chiamata Baby-Xitter
In alcune aree in cui lo Stato non offre assistenza, i privati stanno assumendo il ruolo di operatori sociali del nuovo millennio.
Questa carenza è particolarmente evidente quando si tratta di famiglie con bambini disabili, molte delle quali non ricevono assistenza o devono attendere anni per ottenerla.
Per affrontare questa sfida, è nata Baby-Xitter, un servizio di baby sitter a domicilio per bambini con disabilità a Torino, Arona e Senigallia.
L’idea di Baby-Xitter è nata dall’esperienza personale del suo presidente e fondatore, Gianni Del Corral.
Nel 2006, Del Corral ha avuto bisogno di assistenza per suo figlio affetto dalla sindrome dell’X fragile, ma ha dovuto aspettare a lungo prima di ottenere supporto dai servizi sociali.
Durante l’attesa, si è rivolto a baby sitter comuni, ma ha capito l’importanza di avere qualcuno competente che potesse offrire assistenza specializzata, educativa e psicologica ai bambini con disabilità.
Baby-Xitter ha iniziato con annunci su riviste specializzate e ha successivamente collaborato con psicologi, medici e counseler per fornire formazione agli operatori.
Questa formazione era inizialmente gratuita grazie ai finanziamenti della Compagnia di San Paolo, ma ora ha un costo di circa 150 euro.
Tuttavia, coloro che superano la selezione spesso ottengono un posto di lavoro garantito.
Il servizio offre un’opportunità di lavoro per educatori e psicologi in un momento di crisi economica.
Baby-Xitter è una soluzione preziosa per molte famiglie, offrendo assistenza a un costo medio orario di circa 7 euro, paragonabile al costo di una baby sitter comune.
Per le famiglie con bambini disabili, questo servizio rappresenta un grande aiuto, considerando i costi elevati associati a medici e specialisti.
Baby-Xitter non offre solo assistenza pratica, ma anche supporto psicologico, legale ed emotivo alle famiglie.
Questo progetto è stato esportato in altre regioni ed è in fase di espansione. Attualmente, è disponibile non solo in Piemonte, ma anche nelle Marche, nell’area turistica di Senigallia, e potrebbe presto essere disponibile in altre regioni come Liguria e Lazio.
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Altre realtà italiane per l’assistenza ai bambini disabili
Non esiste solo Baby-Xitter, in Italia. Numerose associazioni, sul nostro territorio, offrono assistenza ai bambini con disabilità. Ecco un elenco delle associazioni più attive:
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Come scegliere una baby sitter per bambini disabili e cosa deve saper fare
Per affrontare con serenità e professionalità l’assistenza ai bambini con bisogni speciali, è importante tenere a mente che ogni bambino è un individuo unico, e quindi generalizzare non è appropriato. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
- Comunicazione con i genitori: è fondamentale stabilire un dialogo aperto con i genitori del bambino per ottenere informazioni dettagliate sui suoi bisogni speciali. Questo include una discussione sulla routine quotidiana, l’assunzione di farmaci, gli impegni settimanali, i giochi preferiti, il comportamento emotivo del bambino e altre esigenze specifiche.
- Conoscenza del bambino: prendersi il tempo per conoscere il bambino è essenziale. Interagire con lui in compagnia di un genitore consente di cogliere quando è necessario intervenire e quando è opportuno permettere al bambino di provare a fare da sé prima di essere assistito.
- Competenze della babysitter: la babysitter ideale dovrebbe avere completato un corso di primo soccorso, non dovrebbe sentirsi intimidita dai bisogni speciali e dovrebbe fare domande per comprendere appieno le esigenze del bambino. L’esperienza è un valore aggiunto importante.
- Domande specifiche sulla disabilità: per comprendere meglio le esigenze del bambino, è importante porre domande specifiche sulla sua disabilità. Queste domande dovrebbero riguardare come la disabilità influisce sulla vita quotidiana del bambino.
- Rispetto dell’autonomia del bambino: riconoscere ciò che il bambino è in grado di fare autonomamente è un segno di rispetto per la sua autonomia.
- Compiti da svolgere: definire in modo chiaro quali compiti la babysitter deve svolgere per assistere il bambino. Questi compiti potrebbero includere l’aiuto nel vestirsi, nell’andare in bagno o nel mangiare.
- Piani di emergenza: la babysitter deve essere istruita su tutte le procedure da seguire in caso di emergenza. Dovrebbero avere accesso a tutti i contatti medici necessari. Un foglio con le informazioni essenziali per le emergenze dovrebbe essere disponibile per la babysitter.
Ricordiamo che ogni bambino è diverso, e la chiave per fornire un’assistenza di qualità ai bambini con bisogni speciali è la comunicazione aperta e la comprensione delle esigenze individuali di ciascun bambino.
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FAQ sui bambini disabili
Che cos’è una disabilità?
Una disabilità è una condizione che limita in qualche modo le abilità fisiche, cognitive o sensoriali di una persona. Le disabilità possono essere presenti dalla nascita o svilupparsi successivamente a causa di malattie o traumi.
Quali sono alcuni tipi comuni di disabilità nei bambini?
Alcuni esempi di disabilità comuni nei bambini includono il disturbo dello spettro autistico, la sindrome di Down, la paralisi cerebrale, la sordità, la cecità, la sindrome di Asperger, l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) e molte altre.
Come posso supportare un bambino disabile?
Il supporto a un bambino disabile può variare a seconda delle sue esigenze specifiche. Tuttavia, alcuni aspetti chiave includono l’empatia, la comprensione e il rispetto. Inoltre, è importante fornire un ambiente inclusivo, accessibile e accogliente per il bambino.
Quali servizi e risorse sono disponibili per i bambini disabili e le loro famiglie?
Le famiglie di bambini disabili possono accedere a servizi e risorse come terapie, supporto educativo specializzato, programmi di intervento precoce, organizzazioni di supporto, programmi di inclusione scolastica e servizi sanitari specializzati. La disponibilità varia da regione a regione.
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