Aumento accompagnamento 2023 anche con Rdc e bonus?

Aumento dell'indennità di accompagnamento 2023 e Rdc: è previsto? Ecco a chi spettano la prestazione assistenziale e il sussidio anti-povertà.
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31/3/23

Aumento dell’indennità di accompagnamento 2023 e Rdc: spetta anche ai percettori del sussidio (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Indice

Aumento dell’indennità di accompagnamento 2023 e Rdc

Aumento dell’indennità di accompagnamento 2023 e Rdc: la rivalutazione dell’importo della prestazione assistenziale spetta anche ai percettori del reddito di cittadinanza?

La risposta è affermativa: chi prende il sussidio anti-povertà introdotto nel 2019, ma oggetto di modifiche previste nel 2023 fino alla possibile abolizione nel 2024, ha il diritto di ricevere anche l’indennità di accompagnamento e il relativo aumento.

Le due misure, infatti, sono compatibili. L’indennità di accompagnamento, essendo una prestazione assistenziale non costituisce reddito e non viene computata nella determinazione del reddito personale o familiare.

Quindi non fa crescere il reddito e l’ISEE del percettore del reddito di cittadinanza invalido al 100%, che potrà ricevere, senza alcun problema, l’indennità di accompagnamento, il cui importo sarà aumentato a partire dal 1° gennaio 2023, del 7,3% rispetto al 2022.

Ad oggi, l’importo dell’indennità di accompagnamento è di 529,94 euro. Con il 7,3% in più (rivalutazione piena, perché i titolari dell’indennità non hanno beneficiato della rivalutazione anticipata del 2% erogata nell’ultimo trimestre del 2022), la prestazione aumenterà di 38,68 euro al mese, per un importo di 568,58 euro erogato a partire dal 1° gennaio 2023.

Prima di continuare la lettura dell’articolo sull’aumento dell’indennità di accompagnamento 2023 e Rdc, ti consigliamo la visione di questo video:

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Aumento dell’indennità di accompagnamento 2023 e Rdc: a chi spetta l’Rdc?

Aumento dell’indennità di accompagnamento 2023 e Rdc: chi percepisce il reddito di cittadinanza e ha ricevuto i bonus previsti dai Decreti Aiuti ha diritto all’aumento dell’indennità di accompagnamento e a una prestazione di importo più alto a partire dal 1° gennaio 2023.

Vediamo ora chi può ricevere il reddito di cittadinanza, la misura di contrasto alla povertà pensata per il sostentamento dei cittadini in difficoltà economica, così discussa e contestata nell’ultimo periodo e soggetta a drastiche modifiche previste tra il 2023 e il 2024.

Per richiedere e ottenere il reddito di cittadinanza è necessario presentare un ISEE inferiore a 9.360 euro all’anno. Il sussidio è destinato ai cittadini italiani, appartenenti alla Unione Europea (se iscritti all’anagrafe del comune di residenza) ed extracomunitari (se in possesso di regolare permesso di soggiorno) residenti in Italia da almeno 10 anni, che si trovano al di sotto della soglia di povertà.

Inoltre è necessario avere:

  • un patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ai 30.000 euro;
  • un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro, aumentato di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare oltre il primo, fino a un massimo di 10.000 euro; incrementato di altri 1.000 per ogni figlio successivo al secondo e di altri 5.000 euro per ogni componente del nucleo con disabilità;
  • un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza pari a 1 per il primo componente del nucleo; aumento dello 0,4% per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni; dello 0,2% per ogni ulteriore componente minorenne, fino a un massimo di 2,1.

Inoltre:

  • nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario o avere a disposizione autoveicoli immatricolati nei 6 mesi antecedenti la richiesta o autoveicoli con cilindrata superiore a 1.600 cc; oppure motoveicoli con cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei 2 anni antecedenti la richiesta. Sono esclusi i veicoli per persone disabili;
  • nessuno componente del nucleo familiare deve essere intestatario o avere disponibilità di barche.

Il reddito di cittadinanza è negato ai soggetti detenuti per la durata della pena o ricoverati, per una lunga degenza, in istituti di cura o altre strutture residenziali a carico dello Stato o della pubblica amministrazione.

La misura non spetta neppure se nel proprio nucleo familiare c’è almeno un componente disoccupato a seguito di dimissioni volontarie.

Il reddito di cittadinanza è strutturato in due parti. La prima integra il reddito familiare che, come detto, deve essere inferiore a 6.000 euro l’anno (7.560 euro per la pensione di cittadinanza).

La seconda è destinata a chi vive in affitto e aumenta l’importo del beneficio per il valore della spesa del canone di locazione, fino a un massimo di 3.360 euro (1.800 euro per la pensione di cittadinanza). Inoltre è prevista anche un’integrazione, fino a 1.800 euro, a favore delle famiglie proprietarie della casa di abitazione, se è acceso un mutuo.

L’importo complessivo non può, comunque, superare i 780 euro al mese, moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti in base al proprio reddito.

Il sussidio ha una durata di 18 mesi e alla scadenza potrà essere rinnovato per altri 18 mesi. Proprio sulla durata del sussidio è in atto una discussione in Parlamento, con il Governo Meloni pronto a ridurla fino a 6 mesi e a negare il sussidio al percettore che rifiuta la prima offerta di lavoro.

Inoltre, la misura anti-povertà dovrebbe essere abolita per gli occupabili, cioè per i cittadini in condizione di poter trovare un lavoro, ma mantenuta per gli anziani e per i disabili almeno fino a fine 2023. Per il 2024 il reddito di cittadinanza potrebbe essere abolito e sostituito da un’altra misura ad hoc.

Aumento dell'indennità di accompagnamento 2023 e Rdc
Aumento dell’indennità di accompagnamento 2023 e Rdc: due donne anziane al mare.

Aumento dell’indennità di accompagnamento 2023 e Rdc: a chi spetta l’indennità?

Aumento dell’indennità di accompagnamento 2023 e Rdc. L’indennità di accompagnamento che, come visto in apertura, spetta – aumento compreso – ai percettori del reddito di cittadinanza, sulla base del solo rispetto dei requisiti sanitari e non reddituali, è una prestazione assistenziale erogata agli invalidi totali non autosufficienti.

Per non autosufficienza si intende l’impossibilità a deambulare senza assistenza o a svolgere le normali azioni della vita quotidiana, come vestirsi, lavarsi o mangiare, senza l’aiuto di qualcuno.

La prestazione spetta ai cittadini italiani, comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza o extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno, residenti in Italia da almeno 10 anni e non ricoverati in istituti sanitari con pagamento della retta a carico dello Stato o di enti pubblici.

Basta questo, quindi, per ricevere l’indennità, che non è soggetta a limiti anagrafici o reddituali, come le prestazioni di invalidità.

Abbiamo visto se è previsto un aumento dell’indennità di accompagnamento 2023 e Rdc. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile:

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