Cosa prevede la legge 162? Qual è il suo obiettivo e come assumere la badante con la legge 162? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
La legge 162 è una misura a sostegno delle persone con disabilità che soffrono di gravi limitazioni all’autonomia personale e allo svolgimento degli atti quotidiani.
Tra le altre cose, prevede anche l’erogazione di un assegno di cura per permettere a queste persone di ottenere assistenza domiciliare, evitando l’ospedalizzazione e garantendo una vita indipendente.
Andiamo a vedere nel dettaglio come puoi assumere la badante con la legge 162 e come fare domanda per l’assegno di cura.
Indice
- Come assumere la badante con la legge 162
- Assumere la badante con la legge 162: obblighi del datore di lavoro
- Come viene pagata la legge 162?
- I livelli di contribuzione per assumere la badante con la legge 162
- Assumere una badante con la legge 162 e con competenze specifiche
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Come assumere la badante con la legge 162
Per assumere la badante con la legge 162/98, per prima cosa è necessario produrre la documentazione che bisognerà presentare al proprio Comune di residenza.
La documentazione da produrre e da presentare è la seguente:
- certificazione Isee;
- certificazione attestante la condizione di disabilità grave, ai sensi dell’art.3, comma 3, della L. 104/92;
- scheda salute da ritirare presso i Servizi Sociali e portare al medico di base del destinatario del piano, per la compilazione.
- scheda sociale da compilare in collaborazione con l’operatore sociale.
Una volta che avrai questa documentazione, come ti dicevamo dovrai recarti presso il tuo Comune di residenza e presentare domanda per la legge 162. Tra poco vedremo cosa prevede questa legge, ma prima capiamo come assumere la badante con la legge 162.
Una volta che la tua domanda per la legge 162 verrà accolta, puoi chiedere l’assegno di cura.
Per prima cosa, un assistente sanitario concorderà un appuntamento per valutare le condizioni del disabile, con il fine di realizzare un piano di cura personalizzato.
Questo piano prenderà in considerazione due fattori, ovvero:
- le condizioni e le necessità della persona da assistere;
- gli obiettivi da raggiungere grazie all’assistenza.
Una volta che il piano sarà definito, avrai la possibilità di assumere una badante o un’assistente familiare e di remunerarla grazie all’assegno di cura che ti verrà erogato.
Devi però tenere in considerazione degli obblighi a cui sarai sottoposto: vediamo nel prossimo paragrafo quali sono.
Quali sono diritti e doveri di una badante convivente? Guarda questo video che ti suggeriamo per conoscerli:
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Assumere la badante con la legge 162: obblighi del datore di lavoro
Abbiamo visto come assumere la badante con la legge 162. Una volta che ti verrà concesso il beneficio, avrai degli obblighi da rispettare, ovvero:
- il rapporto di lavoro con la badante deve essere regolarizzato nel rispetto delle normative in vigore;
- non puoi scegliere come badante un familiare, coniuge o parente, come stabilito dall’art. 433 del codice civile;
- le spese relative al costo della badante devono essere tutte tracciate;
- devi sottoscrivere una polizza assicurativa RCT a favore della badante per possibili ed eventuali danni a terzi;
- dovrai comunicare al servizio sociale territoriale di eventuali modifiche al piano di assistenza;
- dovrai presentare periodicamente la rendicontazione delle spese sostenute per la badante ai servizi sociali territoriali.
Puoi invece rivolgerti a enti privati, cooperative, onlus e associazioni per la ricerca della badante. Vediamo adesso come viene pagata la 162.
Prima, però, ti lasciamo una lista di articoli su questo sito, in modo che tu possa approfondire gli argomenti sulle badanti e sull’assistenza ai disabili:
- Come assumere una badante se non ho soldi
- La badante residente a casa dell’assistito: come funziona?
- Posso assumere la badante per un solo mese?
- Come pagare meno una badante: tutte le agevolazioni
- Come scaricare i costi della badante
- Invalidità e disabilità, come scegliere una badante
- Assistenza badante in ospedale: quanto costa?
- Mettere in regola una badante senza permesso di soggiorno
- Come scegliere l’addetto all’assistenza di base
- Come funziona l’assistenza domiciliare integrata
- Come chiedere l’assistenza a casa
Come viene pagata la legge 162?
Assumere la badante con la legge 162 Ti dà quindi la possibilità di assicurare un’assistenza continua e personalizzata alla persona disabile con gravi limitazioni dell’autonomia personale.
Una volta che ti verrà concesso il beneficio dell’assegno di cura, ogni mese avrai l’accredito sul tuo conto corrente (se scegli questa modalità di pagamento), oppure ritirerai la somma per quietanza a mano presso il Banco del tuo Comune, segnalato nella documentazione che ti verrà rilasciata a conclusione della pratica per la concessione del sussidio.
A quanto ammonta l’importo dell’assegno di cura? Vediamolo nel prossimo paragrafo.
In questo articolo ti spieghiamo quanto dura l’assegno di cura per invalidi gravi e gravissimi.

I livelli di contribuzione per assumere la badante con la legge 162
La normativa prevede 4 livelli di contribuzione giornaliera per assumere la badante con la legge 162.
Il primo e il secondo livello prevedono un assegno rispettivamente da 10 o da 15 euro di contribuzione giornaliera per una badante che si deve prendere cura di una persona con disabilità grave al fine di evitare o posticipare il più a lungo possibile il ricorso ai servizi residenziali, nonché per sostenere le sue esigenze di vita indipendente, così come da obiettivo della legge 162/98.
Il terzo livello prevede un assegno da 23 euro al giorno destinato a badanti che si prendono cura di persone con gravissima disabilità acquisita che si trovano in una situazione di totale non autosufficienza a seguito di patologie quali ad esempio mielolesioni, patologie neurologiche degenerative, cerebro lesioni.
L’assegno da 23 euro è anche destinato per l’assistenza a minori con gravissima disabilità che si trovano in situazione di totale dipendenza e necessitano di assistenza continua nell’arco delle 24 ore, quindi non possono neanche seguire i normali percorsi di integrazione scolastica.
Al quarto livello troviamo l’assegno da 45 euro al giorno destinato a persone che, oltre ad avere una situazione di gravissima disabilità prevista per l’assegno di 23 euro, presentano ulteriori bisogni di particolare intensità sulle 24 ore, ad esempio ventilazione artificiale, frequenti aspirazioni del cavo orale, ecc.
Esclusivamente per le gravissime disabilità acquisite, dal 1° gennaio 2017 è stato eliminato il criterio di un Isee al di sotto della soglia prevista per l’accesso all’assegno di cura, che è pari a 55mila euro all’anno.
Ti informiamo, inoltre, che se stipuli un regolare contratto di lavoro con una badante per almeno 20 ore settimanali, puoi ricevere un ulteriore contributo da 160 euro al mese.
Da quanto detto, comprenderai che la badante, in alcuni casi previsti, deve avere delle competenze professionali tali da poter rispondere a qualsiasi bisogno della persona con disabilità grave. Le legge 162 prevede infatti la possibilità di assunzione di diverse figure professionali: vediamo quali sono.
L’assegno di cura può essere diverso da Regione a Regione e in alcuni casi non disponibile. Scopri dove in questo momento (2022) è presente.
Questo video ti mostra in particolare chi sono gli assistenti socio sanitari e di cosa si occupano:
Assumere una badante con la legge 162 e con competenze specifiche
Assumere la badante con la legge 162 ti dà la possibilità di scegliere una persona che abbia le conoscenze e le competenze professionali per far fa fronte a tutte le esigenze del disabile grave.
Le figure professionali che possono essere assunte come badanti o assistenti sono le seguenti:
- Operatore socio sanitario (Oss);
- Assistente domiciliare e dei servizi tutelari (Adest);
- Operatore socioassistenziale (Osa);
- Operatore tecnico ausiliario (Ota);
- Assistente familiare (badante);
- Assistente con diploma quinquennale professionale nel settore dei servizi sociosanitari.
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