Scegliere l’assegno ordinario di invalidità è sempre conveniente? Quali sono i casi in cui si rischia di perdere benefici maggiori? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).
Nella maggior parte dei casi, scegliere l’assegno ordinario di invalidità al posto dell’attività lavorativa o mentre si usufruisce della Legge 104, per esempio, è conveniente.
Tuttavia c’è un caso in cui scegliere l’assegno di invalidità può comportare la perdita di benefici ben più importanti. Ti spieghiamo qual è e come fare per evitarlo.
Indice
- Quando non conviene scegliere l’assegno ordinario di invalidità
- Quali sono i requisiti per avere l’assegno ordinario di invalidità
- Qual è l’importo dell’assegno ordinario di invalidità
- Come fare domanda per l’assegno ordinario di invalidità
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Quando non conviene scegliere l’assegno ordinario di invalidità
L’assegno ordinario di invalidità non conviene se hai intenzione di chiedere la pensione anticipata e ti spieghiamo perché.
Se scegli di smettere di lavorare e di percepire l’AOI, la prestazione si comporta come una vera e propria pensione, visto che il suo importo è calcolato sui reali contributi versati al momento della richiesta.
Puoi percepire l’assegno ordinario di invalidità fino a 67 anni, ovvero fino a quando questo non si trasforma d’ufficio in pensione di vecchiaia.
Come probabilmente già saprai, l’AOI si rinnova ogni tre anni, e dopo tre rinnovi diventa definitivo. Sia nei tre anni in cui lo percepisci per diritto e sia nel caso in cui diventi definitivo, non puoi più scegliere che non ti venga più erogato.
Ora, mettiamo il caso che tu sia vicino alla pensione anticipata perché hai 42 anni di contributi che tra 10 mesi puoi richiedere la pensione anticipata.
Se richiedi l’AOI, dovrai attendere 3 anni, ma tra 10 mesi potresti andare in pensione. A conti fatti, quindi, scegliere l’assegno ordinario di invalidità non ti converrebbe, perché per chiedere la pensione anticipata dovresti aspettare altri 3 anni e, al termine di questi, rinunciare all’AOI.
La situazione peggiora se sei al terzo rinnovo dell’AOI e non fai bene i conti dei tuoi contributi. In questo caso, infatti, se sei in diritto di chiedere la pensione anticipata, una volta rinnovato l’AOI per la terza volta perderai definitivamente la possibilità di pensionamento anticipato e aspetterai i 67 anni per la pensione di vecchiaia.
Una volta chiarito quando non conviene l’assegno di invalidità, ricordiamo quali sono i requisiti per richiederlo.
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Quali sono i requisiti per avere l’assegno ordinario di invalidità
L’assegno ordinario di invalidità viene riconosciuto se possiedi i seguenti requisiti:
- certificazione medica attestante che, a causa di infermità fisiche o mentali, la tua capacità lavorativa è inferiore a un terzo;
- anzianità contributiva Inps di almeno 5 anni, di cui 3 anni precedenti alla domanda.
Se ti sei visto riconoscere l’assegno ordinario di invalidità puoi continuare a lavorare o cercare lavoro per il futuro.
A tal proposito, leggi come puoi iscriverti alle liste per il collocamento mirato, come compilare un curriculum per categorie protette e quali sono i concorsi per categorie protette a dicembre 2022.
In questo video che abbiamo scelto per te viene spiegata la differenza fra invalidità civile e invalidità ordinaria:
Se lavori, però, e il tuo reddito supera i 26mila euro annui, percepirai un assegno di invalidità ridotto del 25% e fino a un massimo del 50% in caso di redditi ancora più altri.
Nel caso in cui, dopo il taglio, l’AOI risulta ancora superiore al trattamento minimo – ovvero superiore a 502 euro – e hai un numero di anni contributivi inferiore a 40, l’Inps applica una seconda trattenuta pari a:
- 50% sulla parte che supera i 502 euro se sei lavoratore dipendente;
- 30% sulla parte che supera i 502 euro se sei lavoratore autonomo.
Se hai almeno 40 anni di contributi, in nessun caso subisci questa seconda decurtazione.
Andiamo adesso a capire qual è l’importo assegno ordinario di invalidità.
In questo articolo ti spieghiamo se e quando è possibile percepire l’assegno ordinario di invalidità con disoccupazione e se le due prestazioni possono essere cumulate.
Qual è l’importo dell’assegno ordinario di invalidità
Come calcolare l’assegno ordinario di invalidità? Essendo una prestazione che si basa sul versamento dei contributi previdenziali, l’Inps calcola l’importo del tuo assegno ordinario di invalidità sulla base dei contributi che sei riuscito a versare e, nello specifico:
- Con il sistema contributivo se hai iniziato a lavorare dal 1996;
- Con il sistema misto (retributivo e contributivo) se hai iniziato a lavorare prima del 1996).
Come avrai capito, non c’è un minimo importo dell’assegno ordinario di invalidità, perché tutto dipende dai tuoi contributi.
Tuttavia, devi sapere che, se l’importo calcolato dall’Inps è inferiore a 502 euro al mese, puoi ottenere l’integrazione al minimo per raggiungere questa cifra. L’importo massimo dell’integrazione è pari a 448 euro mensili (art. 1, comma 3. Legge 222/1984).
Per fare un esempio: poniamo il caso che l’Inps ti abbia calcolato un AOI pari a 200 euro al mese. Per portarlo a 502 euro al mese, ti verrà riconosciuta un’integrazione pari a 302 euro.
Attenzione, però: se il tuo assegno viene calcolato esclusivamente con il sistema contributivo, quindi il tuo primo lavoro è successivo al 31 dicembre 995, non hai diritto all’integrazione.
Per finire, vediamo come puoi fare domanda per l’assegno ordinario di invalidità.
Se sei un lavoratore disabile, percepisci AOI e superi un determinato limite di reddito, sono previste riduzioni e trattenute sull’assegno ordinario di invalidità: vediamo quali sono.

Come fare domanda per l’assegno ordinario di invalidità
Puoi presentare domanda per l’assegno ordinario di invalidità:
- accedendo al sito web dell’Inps con le tue credenziali: SPID, CIE o CNS;
- rivolgendoti a un Caf o a un patronato;
- Telefonando al numero verde Inps 803 164 (da telefono fisso) o 06 164 164 (da cellulare).
Alla domanda deve essere allegato il tuo documento di riconoscimento e il modulo SS3 di certificazione medica.
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