Perché l’Assegno ordinario di invalidità ha una durata di 3 anni? Può essere rinnovato oppure dopo la scadenza non può essere più erogato? Cosa bisogna fare alla scadenza di questo periodo? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
L’Assegno ordinario di invalidità (art. 1 della Legge 222/84) ha una durata di 3 anni. Dopo 3 anni, però, può essere rinnovato per ulteriori 3 anni. Al terzo riconoscimento, diventa definitivo.
Ma cosa bisogna fare alla scadenza del triennio? L’INPS prevede e programma una visita di revisione o è il beneficiario che deve chiedere la riconferma? Scoprilo in questo approfondimento.
Indice
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Cosa bisogna fare quando scadono i 3 anni per l’Assegno ordinario?
Alla scadenza triennale dell’Assegno ordinario non è l’INPS a convocarti a visita di revisione, ma dovrai essere tu a chiedere il rinnovo della prestazione, inviando un’apposita domanda all’Istituto.
La normativa prede, infatti, che la conferma dell’Assegno possa avvenire solo su esplicita richiesta dell’interessato.
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Quando devo presentare domanda di rinnovo dell’Assegno ordinario?
È sempre meglio presentare domanda di rinnovo dell’Assegno ordinario nei 6 mesi precedenti alla sua scadenza.
In questo modo, il pagamento dell’assegno mensile non viene sospeso e la conferma ha effetto immediato.
Se invece presenti domanda nei 120 giorni successivi alla scadenza, il pagamento viene sospeso alla sua scadenza e il rinnovo ha effetto solo dal primo giorno del mese successivo a quello in cui hai presentato la domanda.
Infine, se presenti la domanda dopo 120 giorni dalla scadenza, questa verrà considerata come una nuova domanda di Assegno. La procedura, quindi, ricomincia daccapo, anche per i rinnovi che portano, poi, all’assegno definitivo.
A questo punto, ricordiamo che cos’è, a chi spetta e quali sono le caratteristiche dell’Assegno di invalidità.
Assegno ordinario respinto: in alcuni casi, la domanda per l’Assegno o per il suo rinnovo può essere respinta. Scopri in quali circostanze.
Che cos’è l’Assegno ordinario?
L’Assegno ordinario di invalidità è un beneficio economico che può essere richiesto da un lavoratore che possiede delle limitazioni fisiche o mentali le quali compromettono la sua capacità lavorativa, a condizione che siano soddisfatti i requisiti contributivi e sanitari previsti dalla normativa in materia.
I lavoratori che possono richiedere l’Assegno di invalidità includono:
- lavoratori dipendenti;
- lavoratori autonomi, come artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- lavoratori iscritti a specifici fondi pensione sostitutivi e integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria;
- lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
L’Assegno di invalidità non è reversibile, ovvero non può essere trasferito ad altre persone.
L’Assegno può essere accumulato con altri redditi, incluso il reddito da lavoro, ma in questi casi è prevista una riduzione secondo le seguenti disposizioni:
- se il reddito lordo supera 4 volte l’importo minimo annuo del trattamento, la riduzione sarà del 25%;
- se il reddito lordo supera 5 volte l’importo minimo annuo del trattamento, la riduzione sarà del 50%.
Inoltre, è prevista un’altra trattenuta per coloro che hanno meno di 40 anni di contributi, e questa trattenuta dipende dall’anzianità contributiva. In questo caso:
- nel caso di lavoro dipendente, la riduzione sarà del 50% della parte dell’assegno che supera l’importo minimo del trattamento, ma comunque non potrà superare l’ammontare dei redditi da lavoro percepiti;
- nel caso di lavoro autonomo, la riduzione sarà del 30% della parte dell’assegno che supera l’importo minimo del trattamento, ma non potrà superare il 30% del reddito prodotto.
In sostanza, l’Assegno di invalidità sarà soggetto a riduzioni in presenza di altri redditi, a seconda del loro ammontare e dell’anzianità contributiva dell’individuo.
Integrazione su Assegno ordinario: se l’Assegno di invalidità è troppo basso, spetta un’integrazione sull’importo mensile. Scopri quali sono i limiti di reddito per beneficiare dell’integrazione.
Requisiti sanitari e contributivi per l’Assegno ordinario
Per poter richiedere l’Assegno ordinario di invalidità, è necessario soddisfare i seguenti requisiti assicurativi:
- aver versato un totale di almeno 3 anni di contributi (equivalenti a 156 settimane) nel quinquennio precedente alla presentazione della domanda;
- essere iscritti all’INPS da almeno 5 anni;
Per quanto riguarda i requisiti sanitari, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
- la condizione fisica o mentale dell’individuo deve comportare una riduzione permanente della capacità lavorativa, limitando l’individuo a svolgere un lavoro coerente con le sue abilità, per meno di un terzo del normale (almeno il 67% di invalidità).
La valutazione non si baserà solo su una valutazione medica, ma terrà conto anche di fattori soggettivi come l’esperienza professionale specifica accumulata, in modo da considerare gli effetti della menomazione sull’attività effettivamente svolta.
L’assegno di invalidità cessa di essere erogato a 67 anni, ovvero una volta raggiunta l’età pensionabile. Bisogna fare domanda per trasformare l’Assegno ordinario in pensione di vecchiaia? Rispondiamo in questo approfondimento.

Come fare domanda per l’Assegno ordinario?
È possibile presentare la domanda per richiedere l’Assegno ordinario di invalidità attraverso due modalità:
- utilizzando il portale web dell’INPS;
- recandosi presso un CAf o un Padronato.
Nel caso in cui la richiesta di assegno ordinario di invalidità venga respinta, è possibile presentare un ricorso al Comitato provinciale dell’INPS entro 90 giorni dalla data di ricevimento della lettera di risposta.
Il ricorso può essere presentato personalmente presso il Comitato o tramite raccomandata.
Di solito, l’Assegno di invalidità inizia a essere erogato a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda.
Invalidità, come vincere il ricorso contro l’INPS: come prepararsi per l’accertamento tecnico preventivo. Come deve essere la documentazione, come tutelarsi con la presenza di un consulente di parte. In che modo agire se l’Atp dovesse essere negativo per il cittadino che presenta il ricorso.
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