Anche la pensione di invalidità rientra nel calcolo dei redditi per l’Assegno di inclusione per persone anziane e disabili? Come si calcola il reddito ai fini del riconoscimento del beneficio? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi. Abbiamo anche una pagina Instagram dove pubblichiamo le notizie in formato grafico e un canale YouTube, dove pubblichiamo videoguide e interviste).
Il Decreto Lavoro prevede delle specifiche disposizioni in merito all’Assegno di inclusione per persone anziane e disabili.
Nello specifico, per persone anziane si intendono gli over 67 anni e le persone disabili ottengono integrazioni al sussidio in caso di disabilità grave o non autosufficienza.
Per ottenere il sussidio, come è noto, non bastano solo i requisiti anagrafici e sanitari, ma è necessario che non si superino delle soglie reddituali.
In questo approfondimento ci concentreremo soprattutto nel capire come si calcola il reddito ai fini del riconoscimento dell’Assegno di inclusione per persone anziane e disabili e chi rischia di perdere il sussidio.
Indice
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Quali redditi si calcolano per l’Assegno di inclusione per persone anziani e disabili?
Nel calcolo del reddito per l’Assegno di inclusione per persone anziani e disabili sono inclusi:
- tutti i redditi imponibili ai fini IRPEF;
- redditi agricoli;
- redditi fondiari;
- ogni altra componente reddituale esente da imposta;
- assegni per il mantenimento di figli effettivamente percepiti;
- trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche.
Nella sostanza il reddito che risulta, come componente specifica, dall’ISEE, come spiegheremo meglio tra poco.
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Nel calcolo del reddito di inclusione per persone anziane e disabili rientra anche la pensione di invalidità?
Come qualcuno probabilmente ricorderà, in seguito a specifiche sentenze del Consiglio di Stato, già nel 2016 è stato escluso, ai fini dell’ISEE, il computo di tutte le provvidenze per invalidità civile, cecità, sordità.
Tuttavia, per l’Assegno di inclusione per persone anziane e disabili, come già per il Reddito di cittadinanza, si superano quelle indicazioni e si calcolano anche tutte le provvidenze erogate per la disabilità (escluse l’indennità di accompagnamento e l’indennità di comunicazione).
Il decreto 48/2023 infatti stabilisce che, ai fini del computo del reddito, “sono detratti i trattamenti assistenziali inclusi nell’ISEE e sommati tutti quelli in corso di godimento, che saranno rilevati nell’ISEE, da parte degli stessi componenti, fatta eccezione per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi.”
Il che significa che vengono conteggiate anche le pensioni e gli assegni per invalidità, cecità, sordità, oltre all’indennità di frequenza.
Il decreto esclude invece le erogazioni a fronte di rendicontazione di spese sostenute e le erogazioni in forma di buoni servizio o altri titoli che svolgono la funzione di sostituzione di servizi.
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Per l’Assegno di inclusione per persone anziane e disabili serve la dichiarazione dei redditi o l’ISEE?
Come abbiamo anticipato, per l’Assegno di inclusione per persone anziane e disabili serve sia il reddito che l’ISEE familiare, in cui vengono riportati i dati presi anche dalla dichiarazione dei redditi, se la si presenta, o quelli autocertificati.
L’ISEE viene elaborato tenendo in considerazione la DSU (Dichiarazione Sostituiva Unica) in cui sono riportati:
- tutti i membri facenti parte del nucleo familiare;
- i riferimenti della casa di abitazione;
- le relative voci di reddito e del patrimonio, mobiliare e immobiliare.
Inoltre, la DSU riporta informazioni in merito a:
- la composizione del nucleo familiare;
- la casa di abitazione;
- i dati anagrafici di ogni singolo componente del nucleo familiare;
- il patrimonio mobiliare;
- il patrimonio immobiliare;
- i redditi;
- gli eventuali assegni percepiti;
- il possesso di veicoli.
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Quali sono i requisiti economici per l’Assegno di inclusione per persone anziane e disabili?
I requisiti economici per l’Assegno di inclusione per persone anziane e disabili, che i tengono conto sia del reddito che dell’ISEE del nucleo familiare, sono i seguenti:
- ISEE non superiore a 9.360 euro; nel caso di nuclei familiari con minorenni, l’ISEE è calcolato ai sensi dell’articolo 7 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013;
- reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui al comma 4 (ne parliamo tra poco).
Se il nucleo familiare è composto da:
- persone tutte di età pari o superiore a 67 anni
- persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è fissata in euro 7.560 annui, moltiplicata secondo la medesima scala di equivalenza.
- un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite a fini ISEE, presente nel nucleo;
Sono poi previste restrizioni rispetto ai beni durevoli in possesso ai componenti del nucleo:
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o aver piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, nonché di aeromobili di ogni genere come definiti dal regio decreto 30 marzo 1942, n. 327.
In questo approfondimento ti parliamo nel dettaglio della nuova scala di equivalenza e degli importi dell’Assegno di Inclusione per persone anziane e disabili.

Quali persone con disabilità e anziani potrebbero essere esclusi dall’Assegno di inclusione per persone anziane e disabili?
Stando a quanto abbiamo detto, per comprendere l’impatto delle indicazioni contenute nel decreto 48/2023 – non dissimili dal Reddito di cittadinanza e dal precedente Reddito di Inclusione – vale la pena di ricordare che attualmente un invalido totale, privo di qualsiasi altro introito, percepisce la pensione (313,91 euro) e la maggiorazione (386,27 euro), pari a 700,18 euro, per 13 mensilità.
La persona invalida totale che percepisce questa somma, anche se il suo ISEE è pari zero, potrebbe quindi contare su un introito di 9.102,34 euro l’anno.
E, se vivesse con la moglie con età inferiore a 67 anni, disoccupata e priva di redditi, il loro limite reddituale ai fini dell’Assegno sarebbe di 8.400 euro. Il nucleo rimarrà dunque escluso dall’Assegno di inclusione.
Facciamo un altro esempio: una coppia sotto i 67 anni, lui invalido parziale privo di reddito salvo l’assegno mensile (4.080,83 per anno), lei inoccupata e priva di reddito.
Il loro limite reddituale sarebbe di 8.400 euro. L’importo dell’Assegno mensile consterebbe di 359,90 euro, cioè la cifra che sommata all’assegno di invalido parziale consente al nucleo di arrivare a 8400.
Qualsiasi introito in più andrebbe ovviamente ad abbassare quei 359,90 euro. Conseguentemente la coppia potrà contare in un mese su 673,81 euro (313,91 per in invalidità più 359,90 euro di Assegno).
Con questi meccanismi, immaginiamo che la platea delle persone con disabilità che avranno accesso all’Assegno di inclusione risulterà molto compressa, e comunque, anche nel caso vi accedano, non potrebbero mai raggiungere il massimo importo previsto.
In realtà, la stessa considerazione potrebbe essere applicata agli over 67. Dall’importo massimo possibile dell’Assegno di inclusione per persone anziane e disabili andrebbe comunque detratto tutto ciò che percepiscono come probabile prestazione assistenziale. Dunque, i nuclei che hanno un ISEE pari a zero, è tutt’altro che scontato che accedano al sostegno.
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