Arretrati invalidità civile, da quando decorrono

Da quando decorrono gli arretrati dell’invalidità civile come la pensione, l'assegno o l'indennità di accompagnamento? La risposta dipende dal momento in cui la prestazione è stata riconosciuta. Chiariamo tutto in questo approfondimento.
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11/12/23

In questo articolo chiariamo da quando decorrono gli arretrati dell’invalidità civile (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Da quando decorrono gli arretrati dell’invalidità civile

Decorrenza con invalidità riconosciuta in sede amministrativa

Se hai ottenuto il riconoscimento della tua invalidità civile dopo la visita alla Commissione Medica dell’INPS, è importante sapere da quando decorrono gli arretrati dell’invalidità civile e come verranno calcolati.

La decorrenza dipende dal momento in cui è stata riconosciuta l’invalidità. Se l’invalidità è stata riconosciuta in sede amministrativa, ovvero dopo aver seguito la procedura che porta al riconoscimento (domanda per l’invalidità civile, vista della Commissione ASL/INPS, rilascio del verbale), la tua prestazione inizierà a decorrere dal primo giorno del mese successivo.

Gli arretrati, ovvero i pagamenti accumulati dalla data di presentazione della domanda, saranno calcolati a partire dalla presentazione della domanda.

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Decorrenza con invalidità civile riconosciuta in sede giudiziale

Se hai presentato ricorso contro il verbale sanitario per l’invalidità civile, tieni presente che la prestazione non inizierà automaticamente.

La data di inizio sarà determinata dal CTU, il consulente tecnico d’ufficio. Questo esperto, basandosi su una valutazione dei documenti medici e sull’esame della tua condizione, potrà stabilire la data di inizio della prestazione.

Questa data potrebbe essere la stessa della presentazione della domanda o una data successiva.

Scopri come è possibile effettuare la richiesta degli arretrati dell’Assegno ordinario di invalidità.

Che cos’è l’invalidità civile

Abbiamo visto da quando decorrono gli arretrati dell’invalidità civile. Vediamo adesso cosa si intende per invalidità civile e come si presenta domanda.

In Italia, l’invalidità civile è un riconoscimento che viene attribuito a persone affette da gravi e persistenti menomazioni fisiche o psichiche, che comportano una limitazione significativa nell’autonomia personale e lavorativa.

Questo riconoscimento è finalizzato a garantire una tutela sociale ed economica per coloro che si trovano in condizioni di svantaggio a causa di disabilità.

L’invalidità civile è regolamentata dalla legge italiana, e il riconoscimento di tale status è effettuato dall’INPS sulla base di specifici criteri stabiliti dalla normativa vigente.

La persona con invalidità civile può beneficiare di diverse agevolazioni, come ad esempio l’esenzione o la riduzione del ticket sanitario, l’accesso a prestazioni socio-sanitarie, e in alcuni casi, anche di prestazioni economiche (dal 75% al 100% di invalidità riconosciuta)..

Le condizioni che possono portare al riconoscimento dell’invalidità civile sono varie e possono riguardare sia patologie fisiche che psichiche.

L’assegnazione del grado di invalidità e dei relativi benefici dipende dalla valutazione delle condizioni di salute della persona da parte di commissioni mediche specializzate.

Vediamo come si rinnova l’invalidità civile se sul verbale è annotata una data di revisione. La nuova procedura comunicata dall’INPS nel 2022.

Da quando decorrono gli arretrati dell'invalidità civile
Da quando decorrono gli arretrati dell’invalidità civile. Nella foto: un uomo davanti a un PC.

Come si richiede

Il riconoscimento dell’invalidità civile può essere richiesto da cittadini italiani residenti in Italia, cittadini stranieri comunitari legalmente soggiornanti iscritti all’anagrafe, e cittadini stranieri extracomunitari con permesso di soggiorno di almeno un anno.

Il processo si divide in una fase sanitaria e una amministrativa, determinando il grado di invalidità e concedendo benefici in base allo stato invalidante.

Per ottenere prestazioni economiche dall’INPS, è richiesto un grado di invalidità tra il 75% e il 100%.

Il processo inizia con un certificato medico introduttivo che deve essere compilato da un medico certificatore, indicando informazioni personali e dettagli sulla salute. La trasmissione online è consentita solo ai medici abilitati.

La domanda d’invalidità civile, presentata entro 90 giorni dal certificato, può avvenire online tramite SPID, CIE o CNS, oppure tramite patronato o associazione di disabili. Dal 4 luglio 2009, non è possibile presentare una nuova domanda prima della conclusione della procedura in corso o di un intervento giudiziario.

L’INPS trasmette la domanda alla ASL competente, che propone appuntamenti. In caso di impossibilità a essere presenti nella data indicata, è possibile scegliere nuove date.

Il cittadino può essere assistito da un medico di fiducia. La Commissione Medica Integrata (CMI) ASL, composta da almeno tre medici, redige un verbale validato dal Centro Medico Legale (CML) dell’INPS.

La documentazione è inviata in duplicato all’interessato. La Commissione Medica Superiore (CMS) effettua monitoraggi e, se necessario, può richiedere nuovi accertamenti.

Se le minorazioni sono suscettibili di modifiche, viene indicata una data per una nuova visita di revisione.

Dal 1° giugno 2020, è in vigore una procedura semplificata per la presentazione delle domande per soggetti tra i 18 e i 67 anni. Si può inviare online la documentazione sanitaria aggiornata in determinati casi, semplificando il processo.

FAQ sull’invalidità civile

Come è composta la Commissione per la visita di invalidità?

La Commissione per la visita di invalidità è costituita da:

  • un presidente;
  • un medico specialista in Medicina Legale;
  • due medici scelti tra i dipendenti o convenzionati con l’ASL di cui uno specialista in Medicina del Lavoro;
  • un medico in rappresentanza di una delle associazioni storiche (ANMIC, UIC, ENS, ANFAS);

Della Commissione fa parte anche un operatore socio-sanitario, quindi un assistente sociale, anche in questo caso però solo per gli accertamenti delle leggi 104/92 e 68/99.

Cosa posso fare se dopo la visita di Invalidità il giudizio della Commissione medica non mi soddisfa?

Se non ti viene riconosciuta alcuna disabilità o riduzione della capacità lavorativa, oppure se ti viene riconosciuta in misura minore rispetto alle aspettative, puoi proporre ricorso contro il verbale della Commissione medica.

Quanto costa la domanda per l’invalidità civile?

Il decreto ministeriale 12 gennaio 2012 ha stabilito che la procedura per la domanda di invalidità debba essere gratuita e che quindi il certificato emesso da un medico specialista ospedaliero debba essere rilasciato senza la richiesta di alcun compenso.

Come faccio ad annullare una domanda di invalidità già inviata all’INPS?

Non è possibile annullare un certificato telematico già inviato. Se ti rendi conto solo dopo l’invio della domanda che ci sono degli errori nella compilazione del certificato medico introduttivo, basta fare un altro certificato e la domanda si aggancia al numero di protocollo (codice univoco) del nuovo. In questo caso, il vecchio certificato, quello sbagliato, resta comunque nel sistema telematico dell’INPS, ma non viene in alcun modo preso in considerazione.

Posso richiedere la visita di invalidità a domicilio?

Sì, se sei allettato o le tue condizioni di salute non ti consentono di muoverti da casa, puoi richiedere la visita di invalidità a domicilio.

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