SymChat è un’applicazione progettata per facilitare la comunicazione di persone con disabilità cognitive, fisiche e con altre forme di patologie. Ideata dal giovane Samuele Viganò, 18 anni, residente nella provincia di Lodi in Lombardia, l’app ha attirato l’attenzione del Ministero delle Disabilità, guidato dalla ministra Alessandra Locatelli che ha voluto complimentarsi personalmente con Samuele. Lo abbiamo intervistato per scoprire la storia dietro SymChat, tecnicamente un’estensione per iMessage (nel corso dell’articolo la indicheremo come App).
Ecco il link per scaricare SymChat. Di seguito la video-intervista a Samuele Viganò per il canale YouTube di Invalidità e Diritti.
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SymChat come è nata l’App
Samuele Viganò, studente del liceo scientifico Giovanni Gandini di Lodi, ha sviluppato SymChat senza alcuna formazione accademica in informatica. La sua passione per la programmazione è nata da un corso scolastico frequentato per caso e poi è stata alimentata dall’apprendimento online.
“Mi ero iscritto a un corso di fisica, o almeno è quello che credevo – racconta – in realtà si trattava di un laboratorio di informatica. Dopo le prime lezioni e i compiti a casa, però, ho scoperto che quel mondo mi appassionava”.
Così ha iniziato a leggere diversi libri e a frequentare alcuni corsi online. Dopo 700 ore di lavoro e l’aiuto dello sviluppatore Dario Ricci, Samuele ha dato vita a SymChat.
L’applicazione, disponibile per iPhone, utilizza un linguaggio basato su simboli ed immagini che permette a tutte le persone con disabilità motorie, cognitive o con altre limitazioni fisiche e intellettive di comunicare.
“Il corso che ho seguito – spiega Samuele – è terminato a giugno e mi è stato chiesto di sviluppare un piccolo progettino. Così ho pensato di provare a fare qualcosa che fosse utile a qualcuno e mi sono accorto di una necessità inascoltata. Ci sono sono diverse persone che utilizzano la comunicazione aumentativa che non sono incluse nei social media. Questi ecosistemi, infatti, non permettono di integrare questo tipo di comunicazione. SymChat nasce proprio per supportare chi ha difficoltà motorie, cognitive o di qualunque genere e che preferisce inviare i messaggi attraverso simboli, piuttosto che parole”.
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La Ministra della disabilità ha contattato Samuele
La ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha contattato personalmente Samuele per congratularsi con lui e informarsi sui suoi progetti futuri. Durante la telefonata, il ministro ha suggerito a Samuele di sviluppare l’applicazione anche per Android, e il giovane creatore si è detto entusiasta di esplorare questa possibilità.

Il futuro di SymChat
Samuele ha svelato alcuni dei suoi progetti futuri per SymChat durante l’intervista. “Voglio ampliare la libreria dei simboli all’interno dell’applicazione – spiega – rendendola ancora più accessibile e versatile. Sto lavorando con uno sviluppatore, Àdam, per creare possa integrare i simboli di SymChat in ogni campo di testo e non solo nei messaggi”. Lo sviluppo per Android resta un’opportunità da valutare. Samuele dovrà decidere se acquisire autonomamente le competenze per farlo o cercare qualcuno che possa supportarlo.
L’impatto di SymChat sulla vita delle persone con disabilità
SymChat sta già migliorando la qualità della vita di molte persone con disabilità. Grazie a un linguaggio basato su simboli ed immagini, l’applicazione consente una comunicazione efficace e inclusiva, abbattendo le barriere che spesso impediscono alle persone con disabilità di esprimersi liberamente.
La storia di Samuele Viganò dimostra come, con impegno e dedizione, sia possibile creare soluzioni innovative che abbiano un impatto concreto sulla vita delle persone.
Il futuro di SymChat è promettente, e ci aspettiamo di vedere ulteriori sviluppi e miglioramenti dell’applicazione. Continueremo a seguire con interesse la storia di Samuele Viganò e il percorso di SymChat.
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