Ape sociale 2023, ci sarà: come andare in pensione prima

Confermata dal governo Ape Sociale 2023: ti spieghiamo come puoi andare prima in pensione con questa misura.
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21/3/23

Chi può andare in pensione prima con l’Ape Sociale 2023? Quali sono le altre misure per il prepensionamento contenute nella legge di bilancio 2023, il cui testo è stato da poco approvato dal Consiglio dei Ministri? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

La legge di bilancio 2023 contiene molte misure, rivolte soprattutto a combattere il caro bollette, ma al suo interno c’è spazio anche per quelle che permettono di andare in pensione prima.

Vengono riconfermate Ape Sociale 2023 e Opzione donna, seppur con qualche modifica, e viene approvata per la prima volta Quota 103. Ti spieghiamo tutto in questo approfondimento.

Indice

Ape Sociale 2023: la riconferma della misura ancora per un anno

Il governo conferma l’Ape Sociale 2023, l’anticipo pensionistico che permette ai lavoratori in difficoltà di andare in pensione a 63 anni con almeno 30 anni di contributi.

Quota 102 resterà ancora in vigore fino al 31 dicembre 2022, invece, per poi passare il testimone a Quota 103, in attesa di superare definitivamente la legge Fornero, sulla quale il governo intende intervenire con una vera e propria riforma a partire dal 2024.

Nei prossimi paragrafi andremo dunque ad approfondire come andare in pensione prima con l’Ape Sociale 2023 e infine ti daremo qualche informazione anche su Quota 103.

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Chi ha diritto all’Ape Sociale 2023

Hai diritto all’Ape Sociale 2023 sei un lavoratore in particolare difficoltà, ovvero:

Per accedere a questa forma di prepensionamento è necessario essere iscritti all’Assicurazione Generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n.335.

Andiamo ad approfondire meglio le categorie di lavoratori dipendenti in difficoltà che possono accedere all’Ape Sociale 2023.

Quanto dura l’Ape Sociale? Vediamo cosa accade al compimento dei 67 anni e cosa fare dopo.

Quali sono i requisiti per avere l’Ape Sociale 2023

Come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, possono accedere all’Ape Sociale 2023 determinate categorie di lavoratori in difficoltà.

L’Inps elenca nel dettaglio quali sono queste categorie e requisiti necessari per richiedere il prepensionamento con l’Ape Sociale, ovvero:

  • invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa accertata da una commissione medica dell’Asl, superiore o uguale al 74%, in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • caregiver che assistono, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 104/1992, ovvero un parente o affine di secondo grado convivente, qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano compiuto i 70 anni oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • lavoratori in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato, a condizione che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti alla cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi, abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • lavoratori dipendenti che, al momento della decorrenza dell’indennità, in possesso di almeno 36 anni di contributi e che abbiano svolto almeno 6 anni negli ultimi 7 una delle professioni gravose contenute all’interno dell’allegato 3 della legge 234/2021.

Vediamo a questo punto come funziona l’Ape Sociale nel dettaglio. Prima, però, guarda il nostro video su YouTube nel quale ti parliamo di tutte le novità contenute all’interno della legge di bilancio 2023, in cui troverai riferimenti anche all’Ape Sociale 2023:

Come funziona l’Ape Sociale 2023: decorrenza e durata

L’Ape Sociale 2023 ha decorrenza a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Per ottenere l’indennità è necessario avere tutti i requisiti di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente e aver cessato l’attività lavorativa.

Viene corrisposta per 12 mensilità all’anno, fino al conseguimento della pensione di vecchiaia oppure fino al conseguimento di un trattamento pensionistico anticipato o conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia, che al momento è stabilita a 67 anni di età.

Qual è l’importo dell’assegno mensile per Ape Sociale 2023? Vediamo quanto spetta.

Assegno sociale e Ape Sociale sono cumulabili? Rispondiamo in questo approfondimento.

Ape sociale 2023
Ape sociale 2023, ci sarà: come andare in pensione prima

Quanto spetta con l’Ape Sociale 2023

Nel caso di iscrizione a un’unica gestione, l’importo della rata mensile pensione con Ape Sociale 2023 è calcolato al momento dell’accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questo importo).

Se invece hai versato contributi a qualsiasi titolo presso più gestioni tra quelle interessate dall’Ape Sociale, il calcolo della rata mensile è effettuato pro quota per ciascuna gestione in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento.

È bene sapere che:

  • l’importo dell’indennità non è né rivalutato, né integrato al trattamento minimo;
  • durante il godimento dell’indennità non spetta la contribuzione figurativa;
  • il trattamento cessa in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti;
  • ai beneficiari di Ape Sociale non spettano gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF);
  • per richiedere l’Ape Sociale non devi essere titolare di alcuna pensione diretta;
  • l’indennità non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l’assegno di disoccupazione (ASDI), nonché con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale;
  • è invece compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o parasubordinata solo nel caso in cui i relativi redditi non superino gli 8mila euro lordi annui e con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo nel limite di reddito di 4.800 euro lordi annui. Se, mentre percepisci Ape Sociale, nel corso dell’anno superi questi limiti reddituali, decade il diritto all’indennità e sarai tenuto a rimborsare le somme ricevute indebitamente, qualora le percepissi.

A questo punto, vediamo come fare domanda per Ape Sociale 2023.

Prima, però, dai un’occhiata a tutti i pagamenti previsti fino al 26 novembre 2022 in questo nostro video: assegno unico, Rdc, 150 euro:

L’Ape sociale conviene per la pensione anticipata o la misura penalizza troppo il lavoratore? In questo post analizziamo i pro e i contro di questa misura che fonde al suo interno una prestazione assistenziale e una previdenziale.

Come fare domanda per Ape Sociale 2023

Se entro il 31 dicembre 2022 ti trovi nelle condizioni previste dalla legge, ovvero sei un lavoratore in difficoltà, appartenente a una delle categorie elencate precedentemente, dovrai presentare, in maniera preliminare alla domanda vera e propria per l’indennità, una domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio.

Questa domanda preliminare va presentata all’Inps entro il 31 marzo 2023, 15 luglio 2023 e, comunque, entro e non oltre il 30 novembre 2023.

Queste erano le scadenze della precedente Ape Sociale 2022, che supponiamo rinnovi l’Inps per l’Ape Sociale 2023. Qualora dovessero esserci modifiche, con l’approvazione definitiva della legge di bilancio entro dicembre 2022, te ne daremo immediata comunicazione, quindi non smettere di seguirci.

Comunque sia, la domanda va presentata telematicamente sul sito web Inps, accedendo con le tue credenziali (SPID, CIE o CNS), oppure tramite Caf o patronato.

Prima di concludere questo approfondimento ti vogliamo informare in merito all’altra misura per il prepensionamento approvata nella legge di bilancio 2023: Quota 103.

Su TheWam.net abbiamo parlato anche degli aumenti degli stipendi 2023 previsti sempre nella legge di bilancio.

Non solo Ape Sociale 2023: cos’è Quota 103

Dal 1° gennaio 2023, insieme ad Ape Sociale 2023 entrerà in vigore Quota 103, che permetterà di andare in pensione con almeno 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi.

Rispetto a Quota 102, che resterà ancora in vigore fino al 31 dicembre 2022, dal prossimo anno si abbasserà il requisito di età, ma saranno necessari 3 anni di contributi in più.

Confermata anche Opzione donna, la misura pensata per le lavoratrici, che permette di andare in pensione con un assegno ridotto rispetto alla pensione di vecchiaia, quando si raggiungono i 35 anni di contributi.

Per quanto riguarda l’età anagrafica, questa sarà legata al numero di figli: potranno andare in prepensionamento a 58 anni le lavoratrici con due o più figli, a 59 anni chi ha un figlio e a 60 anni chi non ne ha.

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