DSA, agevolazioni Legge 170: come ottenerle

Parliamo dei diritti dei bambini con DSA e delle agevolazioni con la Legge 170: quali sono e come ottenerle.
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9/6/23

Cosa sono i DSA? Come tutela lo Stato italiano i diritti di chi soffre di DSA? Cosa comprendono le agevolazioni con la Legge 170 e come richiederle? (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

Lo Stato e il sistema di previdenza italiano prevedono delle agevolazioni e delle esenzioni per le famiglie che hanno a carico uno o più figli con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento).

Le agevolazioni con la Legge 170 comprendono sgravi fiscali ma anche misure non economiche e sussidi economici. In questo approfondimento le andremo ad analizzare tutte, mostrandoti anche come puoi richiederle.

Indice

Quali sono le agevolazioni con la Legge 170?

Prima di andare a spiegare bene a chi sono destinate e come richiederle, ti mostriamo un elenco di tutte le agevolazioni con la Legge 170, che poi andremo ad approfondire all’interno dell’articolo.

Quindi, le agevolazioni che spettano alle famiglie che hanno uno o più figli con DSA a carico sono:

  • detrazioni del 19% per materiale specifico, in riferimento all’art. 15 TUIR, comma 1 lettera C e deduzione per spese mediche e visite specialistiche;
  • orari di lavoro flessibili per i genitori di figli con DSA;
  • indennità di frequenza, entro certi limiti reddituali.

Andiamo a vederle tutte nel dettaglio.

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Agevolazioni con la Legge 170: detrazioni del 19% e deduzioni in dichiarazione dei redditi

Tra le agevolazioni con la Legge 170 c’è la detrazione in dichiarazione dei redditi del 19% dei costi di strumenti compensativi acquistati in relazione al DSA diagnosticato, per i soggetti sia minorenni che maggiorenni affetti da DSA e fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado.

A tal proposito ricordiamo che i disturbi specifici dell’apprendimento riconosciuti dalla legge sono:

  • disgrafia, ovvero la compromissione dell’uso del segno grafico, che interessa la scrittura di parole e numeri e che può essere di entità lieve, media o grave;
  • disortografia, cioè la disfunzione nell’applicazione delle regole ortografiche nella scrittura di parole o frasi, che si manifesta nel corso dei primi anni di scuola primaria e che tende a mantenersi, seppur con dei considerevoli miglioramenti, nel corso di tutta la vita;
  • discalculia, cioè la difficoltà nella comprensione dei concetti matematici e aritmetici, e nell’imparare la manipolazione e lo scopo dei numeri.

Oltre alla detrazione degli strumenti compensativi è prevista anche la deduzione ai fini IRPEF delle visite mediche e di assistenza specifica.

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Quali sono gli strumenti che si possono detrarre in dichiarazione con le agevolazioni con la Legge 170?

Gli strumenti compensativi da cui si può detrarre il 19% della spesa in dichiarazione dei redditi, previsti dalle agevolazioni con la Legge 170, sono tutti quegli strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o aiutano l’alunno con DSA nella sua attività di apprendimento, come per esempio:

  • la calcolatrice, che aiuta nelle operazioni di calcolo;
  • la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
  • il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
  • i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori.

Sono inoltre detraibili gli acquisti di sussidi tecnici e informatici come i computer necessari per la video scrittura, anche appositamente fabbricati, che facilitano la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, l’accesso alla informazione e alla cultura.

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Agevolazioni con la legge 170
DSA, agevolazioni legge 170: come ottenerle. Nella foto: una maestra con i suoi piccoli alunni.

Cosa fare per portare in detrazione le spese per strumenti previste dalle agevolazioni con la Legge 170?

Per portare in detrazione le spese per gli strumenti compensativi, previsti con le agevolazioni con la Legge 170, occorre che il beneficiario sia in possesso di un certificato rilasciato dal Servizio Sanitario Nazionale, da specialisti o strutture accreditate, che attesti per sé, o per il proprio familiare, la diagnosi di DSA.

Le spese sono detraibili se:

  • documentate con fattura o scontrino fiscale, nel quale sia indicato il codice fiscale del soggetto con DSA e la natura del prodotto acquistato o utilizzato;
  • il collegamento funzionale tra l’acquisto e il tipo di disturbo dell’apprendimento diagnosticato risulta dalla certificazione o dalla prescrizione autorizzativa rilasciata da un medico.

Un’altra agevolazione economica per chi soffre di DSA è l’indennità di frequenza: vediamo di cosa si tratta.

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Agevolazioni con la Legge 170: l’indennità di frequenza

Tra le agevolazioni con la Legge 170 di tipo economico c’è l’indennità di frequenza, che viene regolata dalla Legge n. 289 del 1990 e che consiste in un assegno 313,91 euro mensili con limite di reddito annuo personale non superiore a 5.391,88 euro (nuovo importo rivalutato per il 2023 con il +7,3% rispetto al 2022 e nuovo limite di reddito per ottenere l’indennità).

L’indennità di frequenza copre tutti i mesi in cui il figlio frequenta la scuola e può essere esteso ai mesi estivi qualora venga iscritto a dei centri estivi o riabilitativi.

Il sussidio è rivolto a diverse tipologie di alunni, minorenni, con certificazione:

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Agevolazioni con la Legge 170: come richiedere l’indennità di frequenza

Quindi: le agevolazioni con la Legge 170 prevedono anche l’indennità di frequenza, che viene richiesta all’INPS seguendo questa procedura:

  • si richiede al medico di curante di compilare l’apposito modulo e di inviare telematicamente all’INPS lo stesso, insieme alla certificazione di DSA rilasciata da un medico specialista;
  • in alternativa, la certificazione può essere inviata da un Caf o da un patronato, che si occuperanno anche di fare domanda per indennità di frequenza;
  • entro 6 mesi dall’invio della domanda, arriverà una lettera di convocazione della Commissione Medica dell’ASL, che procederà a valutare il caso specifico dell’alunno;
  • se la Commissione riconosce il disturbo, l’INPS erogherà il sussidio a partire dal mese successivo a quello della presentazione della domanda.

Questa procedura va completata una sola volta, perché per ogni anno scolastico successivo sarà sufficiente inviare all’INPS un’autocertificazione di iscrizione dell’alunno a un corso scolastico.

In questo articolo parliamo nel dettaglio di quando scade l’indennità di frequenza e di come va rinnovata.

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In questo approfondimento, invece, ti spieghiamo quando l’indennità di frequenza è incompatibile con altre misure di sostegno e prestazioni.

Quali agevolazioni con la Legge 170 sono previste per i genitori lavoratori?

Oltre alle agevolazioni economiche, i genitori di studenti con DSA possono usufruire di agevolazioni con la Legge 170 di tipo lavorativo, in modo da andare incontro alle esigenze dei propri figli.

In particolari, i genitori hanno diritto ad avere orari lavorativi flessibili, ma a patto che siano direttamente coinvolti nelle attività di supporto educativo al figlio al di fuori dell’orario scolastico.

Oltre che per il supporto scolastico, i permessi possono essere sfruttati anche per accompagnare il figlio a visite mediche collegate al suo DSA.

L’agevolazione, in questo caso, è valida per i genitori di figli con DSA fino all’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado.

Inoltre, non viene sempre concessa, ma solo se è presente all’interno del proprio CCNL, quindi è necessario informarsi prima.

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