Agevolazioni affitto disabili

Esistono agevolazioni per l’affitto delle persone disabili? Scopriamolo insieme.
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11/12/23

In questo approfondimento parliamo di agevolazioni per l’affitto delle persone disabili (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Agevolazioni per l’affitto delle persone disabili: esistono?

Le persone con invalidità e i loro familiari, beneficiari della Legge 104, possono ottenere aiuti economici e fiscali. Tuttavia, non esistono particolari agevolazioni per l’affitto delle persone disabili.

Come gli altri affittuari, possono beneficiare di detrazioni fiscali di 495,80 euro se il reddito è sotto i 15.493,71 euro, o di 274,90 euro per redditi compresi tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.

Come chiunque altro, le persone disabili devono quindi rispettare le condizioni contrattuali, senza vantaggi specifici.

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Come funziona il contratto d’affitto per le persone disabili

Abbiamo visto come non esistano vere e proprie agevolazioni per l’affitto delle persone disabili e che le regole contrattuali sono le stesse per tutti, persone disabili o meno.

Il processo di affitto per persone disabili è simile a quello per chiunque altro. Le persone con disabilità devono firmare un contratto di locazione normale.

Sia il locatore che il locatario disabile devono rispettare le stesse condizioni di recesso di chiunque altro.

Il proprietario può interrompere il rinnovo del contratto con un preavviso di almeno sei mesi in alcune circostanze, come la necessità di ristrutturazione o l’intenzione di destinare la casa a un uso specifico.

Anche l’inquilino può impedire il rinnovo con un preavviso di sei mesi, motivato da problemi di salute, trasferimenti, perdita del lavoro o altri gravi motivi.

In sintesi, non ci sono agevolazioni particolari per le persone disabili nel processo di locazione. Il contratto e le regole di recesso sono uniformi per tutti gli inquilini, disabili o no.

Scopri come cedere il contratto d’affitto: guida semplice e pratica.

Recesso per locatario affetto da disabilità: cambia qualcosa?

In un contratto di locazione con un locatario disabile, il recesso può avvenire in modi diversi per locatore e locatario.

Come abbiamo visto, il locatore può terminare il contratto solo in situazioni specifiche, con un preavviso di 6 mesi.

Anche il locatario disabile può comunicare l’impedimento al rinnovo del contratto in qualsiasi momento, sempre con un preavviso di 6 mesi.

Le motivazioni accettate includono trasferimento lavorativo o perdita di occupazione, problematiche di salute (anche per altri membri del nucleo familiare) e la nascita di un figlio che richiede un alloggio più grande.

La cessazione del rapporto tra locatario disabile e locatore è consentita solo in presenza di motivazioni gravi e inderogabili.

Questo differisce dalla conclusione anticipata richiesta dal locatore, ammessa solo per ristrutturazioni a seguito di danneggiamenti seri all’edificio o al cambio di destinazione d’uso dell’immobile per affidarlo a membri del nucleo familiare o parenti fino al secondo grado.

Chi deve effettuare dei lavori per la rimozione delle barriere architettoniche, ha diritto a delle importanti agevolazioni statali. Esiste la possibilità di ottenere anche il Bonus barriere architettoniche per case in affitto? Ne parliamo in questo articolo.

Agevolazioni per l'affitto delle persone disabili
Agevolazioni per l’affitto delle persone disabili. Nella foto: una coppia visita un appartamento da affittare.

Agevolazioni per l’affitto delle persone disabili: e per l’acquisto, ristrutturazione o adattamento di una casa?

Le persone con disabilità e i nuclei familiari con un membro portatore di handicap, regolato dalla Legge 104/1992, possono beneficiare di agevolazioni nell’acquisto di un immobile residenziale o nella sua ristrutturazione.

Queste agevolazioni includono mutui con condizioni favorevoli, sia in termini di durata che di importo, per l’acquisto di una casa o per interventi di miglioramento strutturale ed energetico.

Per rendere ancora più accessibile l’abitazione, è disponibile un finanziamento specifico per l’acquisto di attrezzature come sollevatori, montascale, porte scorrevoli automatiche e sensori.

Questo sostegno finanziario mira a facilitare la creazione di un ambiente domestico adatto alle esigenze delle persone disabili.

In sintesi, le agevolazioni includono:

  • Mutui agevolati per l’acquisto di un immobile o lavori di miglioramento.
  • Finanziamento specifico per l’acquisto di attrezzature accessorie.

Scopri come realizzare un bagno per disabili in casa.

FAQ sulle agevolazioni per persone disabili

Quali sono le principali agevolazioni per persone disabili?

I principali incentivi rivolti a persone in possesso di un certificato di invalidità sono:

  • sconti sulle spese sanitarie: oltre a spese detraibili per l’assunzione di assistenti sanitari, sul reddito complessivo sono previste deduzioni per le spese mediche generiche di ogni tipo;
  • Bonus barriere architettoniche: detrazioni fiscale con percentuale diversa a seconda dell’impatto dell’intervento, che può essere trainante o limitarsi alla ristrutturazione;

Quali sono le agevolazioni con Legge 104 per ristrutturare casa?

Le agevolazioni con Legge 104 per ristrutturare casa, per tutto il 2023 consistono in una detrazione IRPEF del 50% delle spese effettuate per l’installazione delle misure e per l’abbattimento delle barriere architettoniche fino a un massimo di spesa di 96mila euro.

Inoltre, è prevista una detrazione del 36% per le spese di ristrutturazione casa fino a un massimo di 48mila euro.

Per finire, puoi ottenere l’IVA agevolata al 4% per le prestazioni collegate all’appalto dei lavori.

Posso richiedere il Bonus barriere architettoniche per infissi?

Sì, puoi richiedere il Bonus barriere architettoniche per infissi, senza necessariamente prevedere tutte le opere di abbattimento delle barriere necessarie nel tuo condominio o nel tuo singolo appartamento.

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 461/2002, conferma infatti che la detrazione per i solo infissi e serramenti esterni è utilizzabile sia sulle parti comuni che sulle singole unità immobiliari, quindi anche per interventi realizzati all’interno di un singolo condominio “senza accesso autonomo dall’esterno e non funzionalmente indipendente.”

Tutto ciò, ovviamente, è possibile fermo restando i requisiti previsti dal D.M. 236/1989, che riguardano principalmente l’apertura e la chiusura agevoli delle finestre, l’altezza delle maniglie (che per le finestre non devono eccedere i 130 cm) e la sicurezza delle parti mobili.

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