/ Accompagnamento compatibile con la pensione d’invalidità?
  / Accompagnamento compatibile con la pensione d’invalidità?

Accompagnamento compatibile con la pensione d’invalidità?

In questo articolo cerchiamo di capire se l’accompagnamento è compatibile con la pensione di invalidità e con quali prestazioni è incompatibile.
 - 
4/10/23

Se sei titolare della pensione di invalidità, puoi anche ottenere l’accompagnamento. Cerchiamo di capire se è possibile l’accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità (entra nella community di Invalidità e Diritti e scopri le ultime notizie sull’invalidità civile. Unisciti al gruppo Telegram, alla chat tematica e a WhatsApp per ricevere tutte le news direttamente sul cellulare. Entra nel gruppo Facebook per parlare con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi).

La pensione di invalidità è una prestazione che viene erogata a chi è riconosciuta una percentuale di invalidità superiore al 74%.

Puoi quindi essere titolate di pensione di invalidità parziale (fino al 99%) o totale (100%). L’accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità, in quali casi si verifica? E con che cosa è incompatibile l’accompagnamento? Ne parliamo in questo approfondimento.

Indice

Accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità?

Rispondiamo subito alla domanda: sì, l’accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità è possibile, ma solo nel caso in cui ti sia stata riconosciuta un’invalidità totale (100%) con impossibilità a deambulare da solo o a compiere gli atti della vita quotidiana senza assistenza (non autosufficienza).

Questo, perché l’indennità di accompagnamento viene riconosciuta solo in presenza di queste condizioni.

Quindi, per fare un esempio: se percepisci pensione di invalidità parziale, con una percentuale dell’80%, se non ti viene riconosciuta l’invalidità totale e la non autosufficienza, non avrai diritto all’accompagnamento. In caso contrario, puoi richiedere sia la pensione di inabilità (invalidità totale e permanente) e sia l’accompagnamento.

Prima di vedere nel dettaglio quali sono le altre prestazioni compatibili con l’accompagnamento e quali, invece, non sono cumulabili, rispondiamo a una domanda che ci viene spesso fatta dai nostri utenti: quanto si prende di invalidità e accompagnamento?

Con l’invalidità totale al 100% e l’inabilità, puoi aver diritto anche a delle maggiorazioni, che ti permettono di aumentare l’importo dell’assegno. Questo video che abbiamo scelto per te spiega di cosa si tratta:

Entra nella community e nella chat di Invalidità e Diritti e aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 e a quello di WhatsApp per tutte le news. Nel nostro gruppo Facebook confrontati con migliaia di persone che hanno i tuoi stessi interessi.

Quanto si prende di invalidità e accompagnamento?

Abbiamo visto che è possibile accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità. Probabilmente, adesso ti starai chiedendo: quanto si prende di invalidità e accompagnamento?

Innanzitutto, precisiamo che, in situazioni di non autosufficienza, l’indennità di accompagnamento viene riconosciuta senza limiti di età e di reddito.

Questo vuol dire che non dovrai dimostrare di possedere un determinato reddito per aver diritto all’assegno mensile, che per il 2022 è pari a 524,16 euro.

Per quanto invece riguarda la pensione di invalidità totale, per ottenerla devi:

  • avere riconosciuta un’inabilità totale e permanente (100%);
  • possedere un reddito inferiore alla soglia stabilita ogni anno per legge (per il 2022 è pari a 17.050,42 euro);
  • avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • avere la cittadinanza italiana e risiedere stabilmente e abitualmente sul territorio nazionale.

Se possiedi tutti questi requisiti, hai diritto a un assegno mensile pari a 292,55 euro (2022).

Quindi, per rispondere alla domanda: con invalidità totale e accompagnamento, si può ottenere un importo pari a 834,71 euro (524,16 euro + 292,55 euro). In questo articolo abbiamo parlato nel dettaglio di quanto prende un invalido al 100% con l’accompagnamento.

A questo punto, vediamo con quali altre prestazioni è compatibile l’accompagnamento e con cosa invece non è cumulabile.

In questo articolo andiamo a vedere quando arriva l’accompagnamento di gennaio 2023 e quali sono gli aumenti che verranno applicati.

Accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità e con che cos’altro?

È possibile l’accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità, ma non solo.

L’indennità di accompagnamento, infatti, è compatibile e quindi cumulabile anche con:

  • lo svolgimento di un’attività lavorativa;
  • le pensioni e le indennità di accompagnamento per i ciechi totali o parziali (soggetti pluriminorati, ovvero con diversi tipi di menomazioni: vedremo tra poco cosa significa).

Inoltre, l’indennità di accompagnamento spetta anche:

Con che cosa è invece incompatibile e quindi non cumulabile l’accompagnamento? Vediamolo.

L’inabilità permanente garantisce una serie di benefici a seconda del grado di disabilità riconosciuto dall’INPS. Ecco quali sono i gradi e le agevolazioni.

Accompagnamento compatibile
Accompagnamento compatibile con la pensione d’invalidità? Nella foto anziano con badante.

Accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità ma non compatibile con queste prestazioni

Abbiamo visto l’accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità e con altre prestazioni, oltre ai casi in cui è possibile ottenerlo anche di fronte a una situazione di non autosufficienza. A tal proposito, leggi anche questo articolo, in cui ti spieghiamo quando, un anziano autosufficiente, può comunque richiedere l’accompagnamento.

L’indennità di accompagnamento è invece non compatibile e quindi non cumulabile con queste prestazioni:

Ti ricordiamo, però, che se sei titolare di una di queste prestazioni, hai la possibilità di scegliere il trattamento a te più favorevole, ma non puoi percepire entrambe le erogazioni.

Inoltre, l’accompagnamento non può essere percepito da chi è ricoverato gratuitamente presso istituti la cui retta è pagata dallo Stato o da un Ente pubblico (l’INPS precisa che il ricovero deve essere superiore a 30 giorni).

Abbiamo parlato del caso in cui l’accompagnamento può essere cumulato con altre prestazioni, ma solo in caso di pluriminorazioni: vediamo cosa vuol dire.

Accompagnamento e ricovero in Rsa: vediamo come funziona e quando il ricoverato ha diritto all’indennità. Sulla questione ha fatto chiarezza l’Inps e c’è una importante sentenza della Corte Costituzionale.

Accompagnamento compatibile con altre prestazioni in caso di pluriminorazioni

L’accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità è anche cumulabile con altri tipi di prestazioni, ma solo in casi di pluriminorazioni. A questo punto è necessario precisare cosa si intende per pluriminorazione.

La pluriminorazione può definirsi come quella condizione sanitaria caratterizzata dalla compresenza di distinte minorazioni invalidanti (ad esempio cecità e cardiopatia, sordità e problemi motori, ecc.).

Quindi, in presenza di diverse minorazioni, ciascuna relativa a differenti status di invalidità (invalido civile, cieco civile o sordo civile), è possibile ottenere un riconoscimento per ognuna di esse, in quanto l’appartenenza a una determinata categoria di invalidi non esclude la possibilità di appartenere contemporaneamente ad un’altra.

Quindi, solo nel caso di pluriminorazioni, l’indennità di accompagnamento può essere cumulata con le indennità e le altre prestazioni economiche percepite in qualità di cieco civile o sordo civile, trattandosi di patologie diverse appartenenti a diverse categorie, in particolare:

Per concludere, vediamo come fare domanda per l’accompagnamento.

Indennità di accompagnamento addio: la misura di sostegno verrà sostituita, lo prevede il decreto sulla non autosufficienza. Al suo posto una prestazione graduata sui reali bisogni dell’assistito: leggi tutte le novità in questo approfondimento.

Come fare domanda per l’accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità civile

Vediamo come fare domanda per l’accompagnamento compatibile con la pensione di invalidità civile.

Se percepisci già pensione di invalidità parziale, ma hai avuto un aggravamento delle tue condizioni di salute, che ti hanno portato alla non autosufficienza, dovrai presentare domanda di aggravamento.

Se, invece, inoltri per la prima volta domanda di invalidità, la commissione medica valuterà la tua condizione sanitaria e applicherà, se ci sono i requisiti, la percentuale di invalidità al 100%, riconoscendoti anche il diritto all’accompagnamento.

Se poi vieni anche riconosciuto portatore di handicap, puoi ottenere anche il riconoscimento delle agevolazioni Legge 104: ne parliamo in questo approfondimento.

In ogni caso, sia l’invalidità civile e sia l’accompagnamento, si ottengono solo dopo aver presentato la domanda telematica all’INPS, richiedendo una visita di accertamenti sanitario: in questa guida ti spieghiamo tutta la procedura da seguire.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile:

Your Title Goes Here

Your content goes here. Edit or remove this text inline or in the module Content settings. You can also style every aspect of this content in the module Design settings and even apply custom CSS to this text in the module Advanced settings.

Entra nei gruppi

Ricevi ogni giorno gratis e senza spam i migliori articoli sull’invalidità e sulla Legge 104. Scegli il gruppo che ti interessa:

Telegram (Consigliato) / privacy

WhatsApp / privacy

Facebook

Importante:

  • Sul gruppo Telegram è possibile commentare le notizie e confrontarsi in chat;
  • Sul gruppo WhatsApp non si può scrivere, pubblichiamo noi le notizie due volte al giorno;
  • I post nel gruppo Facebook sono moderati. Pubblichiamo solo quelli utili alla comunità. I commenti sono liberi, ma controllati.

Ci riserviamo di bannare ed escludere dai gruppi persone violente/aggressive o che si comportano contro i nostri valori.